C’è una novità molto interessante che riguarda tante persone perché è disponibile un nuovo bonus Inps da 850 euro. Ecco come fare domanda.
Arrivare a fine mese è diventato quantomai difficile per tante persone che versano in condizioni di difficoltà economica. Per fortuna ci sono sempre diversi bonus e agevolazioni che tali soggetti possono richiedere.

In tal senso si inquadra il nuovo bonus Inps da 850 euro che possono richiedere certe categorie di persone, purché abbiano determinati requisiti. Ecco quali sono e come fare domanda per richiedere l’aiuto.
A chi spetta e come richiedere il nuovo bonus Inps da 850 euro
L’Inps ha comunicato l’esistenza di un nuovo bonus da 850 euro che possono richiedere alcune categorie di soggetti. Si tratta di un aiuto molto importante che spetta ad alcune delle persone più deboli ma importanti della nostra società.

Infatti non è nient’altro che la nuova prestazione universale per gli anziani non autosufficienti e con più di 80 anni: l’Inps ha fornito indicazioni su chi può ottenerlo e come con il messaggio n. 949 pubblicato il 18 marzo, ma già nel messaggio n. 4490 del 30 dicembre 2024 aveva definito i primi dettagli.
Il bonus da 850 euro spetta infatti agli anziani:
- con almeno 80 anni di età
- con un valore ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro
- che ricevono l’indennità di accompagnamento o hanno i requisiti per ottenerla
- con un livello di bisogno assistenziale gravissimo.
Per farne domanda, sarà sufficiente seguire la procedura sul portale dell’Inps. Ma è essenziale, come visto, essere in possesso dell’ISEE valido per il 2025, altrimenti l’erogazione della prestazione potrebbe essere sospesa. Il bonus anziani dell’Inps da 850 sarà erogato in via sperimentale per il biennio 2025/2026 e comporterà l’assorbimento dell’indennità di accompagnamento e delle prestazioni fornite dagli ATS.
Tuttavia c’è da dire che è un assegno reversibile, quindi gli anziani possono rinunciarvi e ripristinare l’indennità di accompagnamento. Il bonus Inps da 850 euro consta di due quote:
- una quota fissa, pari all’indennità di accompagnamento (che viene erogata secondo le modalità attualmente in vigore)
- una quota integrativa, definita “assegno di assistenza”, di importo pari a 850 euro mensili (che viene erogata seguendo la procedura automatizzata tramite la piattaforma “Prestazione Universale”)
Quest’ultima quota può essere usata in due modi: per pagare lavoratrici e lavoratori domestici (con mansioni di assistenza alla persona, titolari di rapporto di lavoro conforme ai CCNL) che svolgono attività di cura e assistenza per almeno 15 ore settimanali oppure per acquistare servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese e professionisti qualificati nel settore dell’assistenza sociale non residenziale.
Queste due modalità di spesa non possono essere usate in contemporanea nello stesso mese e, se gli importi della quota integrativa non vengono spesi nel modo stabilito, il beneficio decade. Infine, i beneficiari del bonus Inps da 850 euro devono inviare trimestralmente all’Inps le copie delle buste paga relative al rapporto di lavoro domestico del trimestre precedente e la copia delle fatture elettroniche regolarmente quietanzate relative alla spesa sostenuta.
Questa è una misura davvero interessante per una categoria di soggetti molto importanti per la nostra società.