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Dai nodi Maignan-Theo Hernandez al nuovo allenatore: “Senza di lui non si fa nulla” | ESCLUSIVO

Mercato e non solo: vanno avanti le manovre dei rossoneri, impegnati in un inevitabile restyling dirigenziale ma alle prese anche con altre questioni

Con l’obiettivo di risollevare definitivamente la china in campionato per provare a giocarsi le proprie chances in una corsa all’Europa che si preannuncia più viva che mai, il Milan si sta guardando seguendo diverse traiettorie. La scelta della guida tecnica alla quale affidare le redini della propria panchina sarà infatti strettamente collegata al verdetto finale riguardante il nuovo direttore sportivo. Il tutto senza trascurare le voci che vedono Maignan e Theo Hernandez come possibili partenti.

Maignan concentrato prima del match
Dai nodi Maignan-Theo Hernandez al nuovo allenatore: “Senza di lui non si fa nulla” | ESCLUSIVO (LaPresse) – Calciomercato.it

Questi i temi principali affrontati nel corso della diretta di ‘Zona Rossonera’ su Calciomercato.it da Gianluca Viscogliosi, che in prima istanza ha detto la sua sui nodi riguardanti Maignan e Theo Hernandez. Un doppio intreccio che si sta configurando come un rebus tutto da sciogliere: “Se resteranno dipenderà dal progetto tecnico. A questa società manca ancora chi dovrà prendere le decisioni sportive, questi discorsi sono tutte anticipazioni. Manca chi dovrà andare da loro e discutere di rinnovi. In nazionale, soprattutto Maignan, hanno avuto soddisfazioni, ma ciò che succede in Nazionale resta lì. E ti costa solo fatica. E questo al Milan non fa bene. Theo, Maignan, Reijnders hanno giocato tanto. Per il futuro guardo a Pasqua, periodo in cui verrà scelto il direttore sportivo, da lì si comincerà a capire. Ora è un po’ un liberi tutti”.

Da qui alle possibili scelte dirigenziali il basso è breve: “D’Amico è un giovane ds, che ha meno esperienza rispetto ad altri e parte dietro le gerarchie anche per questo secondo me. Il Milan cerca un profilo un po’ più internazionale, D’Amico è bravo ma non ha ancora grande esperienza e credo che al Milan il tempo degli esperimenti è finito. Serve una figura importante e Paratici ha voglia di ricominciare dopo quando è successo, un po’ come in campo è successo con Tonali. Credo Paratici abbia tanta voglia di rivalsa, è la figura che il Milan cerca. Ma Tare non lo darei così lontano”.

Milan, Viscogliosi sul nuovo allenatore: “Ecco cosa serve ai rossoneri”

Ma quale potrebbe essere il profilo più caldo in veste di nuova guida tecnica? Un mosaico ancora tutto da comporre per il Milan, a proposito del quale Viscogliosi si è espresso in questi termini:

Cenno d'intesa di Fabregas
Milan, Viscogliosi sul nuovo allenatore: “Ecco cosa serve ai rossoneri” (LaPresse) – Calciomercato.it

“Andrei non su un esperimento, ma su un allenatore sicuro. Da Conte ad Allegri, Gasperini, Sarri. Allenatori fatti e finiti che conoscono ambiente e hanno in mente un progetto tecnico. Nella lista ci metto anche De Zerbi, che ha un certo senso del milanismo in sé. Il resto sono tutta una serie di sperimentazioni. Ma senza direttore sportivo non si fa nulla. Le chiacchiere saranno molto più chiare quando il Milan farà cadere questa tessera, che sarà complicata nella misura in cui l’Amministratore Delegato vorrà avere l’ultimo timbro sulla decisione sportiva. Se io sono Paratici, perché devo avere un via libera da una persona che per sua stessa ammissione ha una conoscenza limitata del contesto calcio? Se la dirigenza del Milan dice “Prendo un direttore sportivo, ma…” allora i direttori di alto livello faticano ad accettarlo quel ma, perché vogliono che le decisioni siano loro”

Una chiosa poi su Fabregas, che alcune indiscrezioni avevano ‘spinto’ in orbita rossonera, benché fino a questo momento il Milan non abbia ancora sciolto le riserve sul da farsi: “Se la scelta è lui vuol dire che il gruppo di lavoro va preso e, con tutto il rispetto, gettato nell’umido. Se Fonseca, che ha molta esperienza più di Fabregas, era una scommessa figuriamoci Fabregas. Il tecnico spagnolo può arrivare in una squadra di alto livello se è già rodata. Se lui in estate andasse all’Inter avrebbe molte meno difficoltà. Al Milan serve una persona con capacità di ricostruzione mentale e tecnica importante. Penso che il gruppo di lavoro questo lo abbia capito e Fabregas sia solo una fantasiosa narrazione giornalistica. Penso che l’allenatore sarà una figura di spicco e forse hanno capito che l’italianità è un valore aggiunto e non toglie nulla all’internazionalizzazione del Milan”.

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