Cosa è successo, svelato tutto in diretta: “Non si possono prendere i giocatori che voglio io”
Tutto vero, è accaduto realmente. Antonio Conte ha rassegnato le dimissioni per motivi legati al mercato: c’è di mezzo proprio lui, Romelu Lukaku.

Dove e quando l’allenatore salentino avrebbe rassegnato le dimissioni? Non parliamo di adesso, ma dei tempi in cui era (il nuovo) allenatore dell’Inter, oggi sua rivale diretta per lo Scudetto.
Estate 2019, l’attuale mister del Napoli era appena approdato in nerazzurro convinto da un super contratto e da un progetto di grandeur del gruppo Suning, ancora finanziariamente solido (almeno in apparenza). La prima grande richiesta in assoluto di calciomercato che fece Conte a Steven Zhang fu Romelu Lukaku, al tempo in rotta col Manchester United.
L’acquisto del centravanti belga gli fu promesso, per non dire garantito. Ecco perché Conte si infuriò moltissimo quando la trattativa si impantanò, con Zhang che riteneva eccessivi gli 80 milioni di euro chiesti dai ‘Red Devils’. A quel punto scoppiò il finimondo in società, che almeno a parole sosteneva Conte.
Come dichiarato da Fabrizio Biasin a TopCalcio24, il tecnico leccese era pronto a dimettersi se non fosse stato preso Lukaku, con lui anche Marotta e Ausilio. Per fortuna dell’Inter il caso rientrò, nessuno si dimise – e sarebbe stato sorprendente il contrario – con Zhang che alla fine diede il via libera a Marotta per portare a termine l’affare alle condizioni dello United.
Scintille in studio sul tema #Inter: Inzaghi, Conte e… pic.twitter.com/wcBxhzHzIr
— QSVS (@QSVS_Official) March 25, 2025
Conte-Inter, l’addio due anni dopo: “Non si possono prendere i giocatori che voglio io”
Conte andò poi via dall’Inter due anni dopo, con lo Scudetto in tasca e una buonuscita da circa 7 milioni di euro. “A un certo punto disse: ‘Signori, qui avete venduto Hakimi. Evidentemente non si possono prendere i giocatori che voglio io’“, ha svelato sempre Biasin a proposito del burrascoso divorzio tra Conte e il club ora di Oaktree.

“Per lui la squadra non era all’altezza delle sue ambizioni e quindi ha deciso di salutare”. Al suo posto arrivò Simone Inzaghi, visto che Allegri – il prescelto di Marotta – aveva già dato la sua parola ad Andrea Agnelli per il ritorno alla Juventus: “Inzaghi ha dimostrato che quella squadra (lasciata da Conte, ndr) era invece all’altezza delle ambizioni”.