Il Genoa e l’allenatore francese saranno i primi ostacoli di Igor Tudor sulla panchina bianconera
La Juventus riparte da Igor Tudor per raggiungere l’obiettivo minimo della qualificazione alla Champions League. Una missione a nove tappe, che partirà dalla sfida contro l’ex centrocampista bianconero, Patrick Vieira. Arrivato a Genova tra lo scetticismo generale, l’allenatore francese ha messo a tacere anche i più perplessi con un rendimento a dir poco convincente, traghettando la nave del Genoa ben lontana dalla zona retrocessione.

In 17 partite sulla panchina del Grifone, l’ex Crystal Palace ha collezionato 25 punti (6 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte), conducendo i rossoblù al dodicesimo posto in classifica, con ben 13 lunghezze di vantaggio sull’Empoli terzultimo. Un risultato che in pochi avevano preventivato al momento dell’insediamento al posto di Alberto Gilardino.
Esame Juve per Vieira: il mercato lo osserva
Come nel corso della sua esperienza londinese, Vieira ha fatto del pragmatismo la sua dote principale, ma il suo lavoro è stato apprezzato in passato anche per il coraggio e la capacità di lanciare giovani talenti (Eze, Guéhi e Olise sono forse gli esempi più lampanti). Pragmatismo, dicevamo, basato su una solidità difensiva che ha consentito al Genoa di subire meno di un gol a partita (15 su 17) e di costruire i propri successi sui pochi gol realizzati (19).

Eccezion fatta per la partita contro la Roma (vinta per 3-1 dai giallorossi), nelle altre sconfitte targate Vieira (contro Fiorentina, Inter e Napoli) i liguri hanno perso sempre per un solo gol di scarto. In casa dei bianconeri, nonostante una classifica tranquilla, il mister francese cercherà di compiere un ulteriore step nella sua esperienza italiana: battere una big dopo essere riuscito a fermare solo il Milan (0-0) sin qui.
E il futuro? Il lavoro di Vieira non sta passando inosservato sul mercato e con un rinnovo non ancora scattato, il suo profilo è molto apprezzato, anche all’estero. In Serie A, invece, ci sono diverse panchine che potrebbero cambiare padrone, non solo quella della Roma.