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Roma, Ranieri soddisfatto: “È una grande Juve. Io dirigente? Non sarà così”

Il tecnico giallorosso in conferenza stampa dopo il pareggio contro i bianconeri che lascia tutto invariato e scalda ulteriormente la corsa Champions

La Roma non va oltre il pareggio contro la Juventus e la corsa al quarto posto si fa sempre più fitta e incerta dopo la vittoria della Lazio a Bergamo. Proprio a una settimana dal derby della capitale che vale tantissimo.

claudio ranieri
Claudio Ranieri (LaPresse) – calciomercato.it

Nel postpartita le parole di Claudio Ranieri in conferenza stampa:

Una buona Roma, magari un po’ timidi all’inizio: soddisfatto? “Sì, perchè questa è una grande Juve, ha valori assoluti, ha carattere, determinazione, ci aspettavamo questa partita. Ci hanno schiacciato, volevamo rispondere colpo su colpo, per i primi 20 minuti non ci siamo riusciti e poi abbiamo avuto 20 minuti buoni noi e loro hanno fatto gol. Avevamo avuto occasioni, poi c’è stato quel gol dal limite, peccato. Bene che siamo riusciti a pareggiare subito a inizio ripresa, la partita si è incanalata su binari che volevamo vincere ma con grande attenzione a non perdere. Sono contento della voglia dei miei giocatori”.

Shomurodov e Dovbyk: è una formula riproponibile? “Ci devo pensare bene, se devo sostituirne uno non ho nessuno. Mi piacerebbe, ma se uno si stanca e ha i crampi chi ci metto? Poi mai dire mai, però ci penso ogni volta. Levo un peso a Dovbyk, Shomurodov merita di giocare sempre ma anche quando entra fa sempre la sua partita e per me è un motivo di soddisfazione, come fanno tutti. A ogni allenatore fa piacere”.

Stasera Koné altissimo livello. “Sì, è un ragazzo d’oro, è molto forte, deve eliminare alcune cosettine, ci parlo sempre ma lo stimo tantissimo”.

Sui cambi modulo. “Non era una difesa a quattro ma a tre con Soulé tutta fascia. Poi Celik lo accompagnava quando attaccava, in difesa doveva scalare. Poi Kelly spingeva troppo e mettendo Shomurodov la situazione si è equilibrata. Poi col palleggio di Paredes abbiamo gestito meglio il possesso”.

I quattro pareggi con lei sono arrivati contro le big. Questo è un motivo di riflessione? C’è ancora un gap di qualità? “Noi abbiamo una grossa voglia di far bene, cerchiamo con la grande determinazione di questi ragazzi di sopperire al gap che c’è. Però sono contento di questi ragazzi, perchè danno tutto e quando è così è la cosa più bella che possa chiedere un allenatore. Chi entra entra vuole dare il suo apposto, è un gruppo stupendo e noi lotteremo, ci saranno partite che perderemo e altre che vinceremo. C’era anche il rischio di restare sui blocchi di partenza sul rettilineo finale, abbiamo fatto una buona partenza”.

Ha mai pensato a una figura dirigenziale a cui possa ispirarsi? “Non credo che sarò un dirigente, sarò un consigliere del presidente, cambiano le prospettive e la visione. Mi auguro che il presidente possa avere fiducia cieca su di me, io voglio solo il bene della Roma, per cui anche quello di Friedkin. Sarò solo un consigliere”.

Su Dovbyk. “C’è un rapporto bellissimo con tutti i giocatori, perché parlo chiaramente in faccia a tutti. Sa che deve tenere palla in determinate situazioni, lì è una lotta greco-romana, tanto che a volte gli arbitri danno un fallo o non lo danno, lasciano giocare. Pure per loro è difficile capire, chi ha messo le mani prima, chi voleva strozzare l’altro, è difficilissimo per gli arbitri ma deve sapere che c’è da fare la lotta, lui deve sapere che in alcuni momenti deve fare la lotta. Deve migliorare in questo, quando è entrato Shomurodov magari si sente meno solo, ha ragione, ma dobbiamo fare di necessità virtù”.

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