È pesantissima la decisione del giudice sportivo dopo l’aggressione al direttore di gara: squadra fuori dal campionato, squalifiche a vita
Mano pesantissima del giudice sportivo: non ci sono attenuanti, non ci sono sconti per quanto accaduto su un campo di calcio italiano.

Nel comunicato con cui ha annunciato la sua decisione, il giudice sportivo parla di “violenza inaudita”, racconta di quanto ha dovuto sopportare il direttore di gara, appena 19 anni, al termine di un match che vedeva coinvolte squadre Under 17. Si parla di aggressione, calci e pugni inferti all’arbitro, di insulti, di un’auto danneggiata e della necessità delle forze dell’ordine per uscire dallo stadio e recarsi in ospedale dove gli è stata data una prognosi di sette giorni.
Il caso è quello della sfida del campionato Under 17 siciliano tra il Riposto e il Pedara con numerosi tesserati e tifosi della squadra di casa che hanno aggredito l’arbitro.
Arbitro aggredito, Riposto escluso dal campionato
Le immagini dell’aggressione sono diventate un caso mediatico, è scesa in campo anche l’Aia a difesa della categoria, e ora il giudice sportivo ha emesso la sua sentenza che è – giustamente – pesantissima.
Il Riposto è stato escluso dal campionato Allievi/Under 17 2025/2026, con anche un’ammenda di 500 euro. Inoltre durissime le squalifiche anche per i giovani calciatori che hanno partecipato all’aggressione: ben sette quelli squalificati fino al 5/4/2030 con “la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC“; altri tre calciatori sono stati squalificati fino al 5/4/20230. Inoltre, il tecnico Anastasi è stato squalificato fino al 30/06/2025, una sanzione attenuata per la fattiva collaborazione dimostrata nel proteggere l’arbitro”.
Una dura risposta, dunque, ad un caso che aveva fatto scalpore per la violenza dell’aggressione subita dal giovane arbitro e per la partecipazione dei giovanissimi calciatori alla stessa.