Si è riaperto all’improvviso il caso scommesse in Serie A che aveva inizialmente riguardato solamente Nicolò Fagioli e Sandro Tonali. Il verdetto è clamoroso
Un nuovo fulmine a ciel sereno per il calcio italiano. Nelle scorse ore ‘Il Corriere della Sera’ ha riportato alle cronache il caso scommesse, riaprendo il filone che aveva portato alle squalifiche di Fagioli e Tonali. Stando al quotidiano, infatti, sarebbero ben dodici i giocatori di Serie A indagati dalla Procura di Milano per scommesse su siti illegali.

Il periodo sotto osservazione va dal 2021 al 2023 ed i fatti sarebbero emersi attraverso le chat dei cellulari di Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, che hanno già scontato le squalifiche della Giustizia Sportiva. Le nuove indagini della Procura, si legge, coinvolgono dodici calciatori del massimo campionato italiano ed avrebbero portato al sequestro di un milione e mezzo di euro, oltre a cinque richieste di arresti domiciliari.
Viene comunque specificato che nessuno dei giocatori coinvolti si è mai “venduto” le proprie partite. I calciatori avrebbero infatti scommesso soprattutto su altri sport e non sul calcio. Da quanto emerge, inoltre, i soggetti coinvolti scommettevano non per arricchirsi ulteriormente, ma soprattutto per riempire il troppo tempo libero a disposizione nei ritiri del club di appartenenza o della Nazionale. Dal punto di vista penale, dunque, non dovrebbero esserci problemi per i calciatori coinvolti. Tuttavia, nelle ultime ore è arrivato anche un verdetto piuttosto pesante.
Caso Scommesse, l’ex attaccante Floro Flores durissimo: “Radiazione per i calciatori”
Sta facendo discutere l’uscita pubblica di Antonio Floro Flores, ex attaccante che ha a lungo militato in Serie A. Sui propri canali social, l’attuale tecnico del Benevento Under 17, ha scritto: “Se non si inizia a radiare non si risolverà mai… Diamogli i premi rinnovo e la Nazionale…”.

Parole durissime dell’ex calciatore, che chiede addirittura la radiazione dal mondo del calcio per i giocatori coinvolti nella vicenda. Calciomercato.it ha sentito in esclusiva il parere dell’Avvocato Michele La Francesca, esperto di diritto sportivo. Per l’esperto “non sembrano esserci elementi tali da poter pensare a sanzioni da parte della procura federale”. Staremo a vedere.