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Scommesse illegali, indagati dodici giocatori di Serie A

Il calciato di Serie A torna nella bufera: ben dodici calciatori indagati dalla Procura di Milano. Ecco cosa sta succedendo

Il calcio italiano rischia di essere travolto da un nuovo filone relativo al calcioscommesse. Sono ben dodici i giocatori di Serie A, come si può leggere su Il Corriere della Sera, indagati dalla Procura di Milano per scommesse sui siti illegali.

Tribunale
Scommesse illegali, indagati dodici giocatori di Serie A (LaPresse) – Calciomercato.it

Gli episodi risalgono al periodo 2021-2023 e i fatti sarebbero emersi attraverso le chat dei telefoni di Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, che hanno già fatto i conti con la Giustizia sportiva, con pesanti squalifiche.

Il giornale scrive di ingenti somme che i calciatori avrebbero versato nella tasche di due gestori di piattaforme illegali di scommesse online. Sarebbero coinvolti anche degli amministratori di una gioielleria milanese che funzionava come banca per regolare i conti. Così quando il debito diventava più oneroso – si legge – i giocatori effettuavano bonifici alla gioielleria per l’acquisto di orologi di lusso. Orologi che restavano però nella disponibilità degli organizzatori.

Serie A, nessun match ‘venduto’: sequestrato un milione e mezzo di euro

Le indagini, che coinvolgono dodici calciatori del massimo campionato italiano, hanno portato al sequestro di un milione e mezzo di euro, oltre a cinque richieste di arresti domiciliari.

Pallone di Serie A
Serie A, nessun match ‘venduto’: sequestrato un milione e mezzo di euro (LaPresse) – Calciomercato.it

Viene specificato, inoltre, che nessuno dei giocatori coinvolti si è mai “venduto” le partite. Molti dei calciatori hanno scommesso soprattutto su altre discipline.  Da quanto emerge, i calciatori coinvolti tra il 2021 e il 2023, scommettevano non per arricchirsi, ma per riempire il vuoto dato dal troppo tempo libero a disposizione nei ritiri del club e della Nazionale.

Dal punto di vista penale non sembrano esserci particolari problemi per i calciatori coinvolti. Ma le attenzioni ben presto potrebbero spostarsi a livello di Giustizia sportiva, con la richiesta di trasmissione degli atti da parte della Procura della Federcalcio.

 

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