Non dirigerà la partita di domani che gli era stata assegnata prima che è emerso il suo nome nell’ambito della nuova inchiesta
Il ciclone scommesse si abbatte di nuovo nel calcio italiano, nello specifico sulla Serie A. 12 calciatori del massimo campionato sono indagati dalla Procura di Milano per scommesse su siti illegali.

L’indagine risale al periodo 2021-2023 e avrebbe già portato al sequestro di 1,5 milioni di euro oltre che a cinque richieste di arresti domiciliari. I fatti sarebbero emersi attraverso le chat dei telefoni di Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, i quali sono stati già condannati dalla Giustizia sportiva a una squalifica (già scontata) rispettivamente di 10 e 7 mesi.
Secondo il ‘Corriere della Sera’ sarebbero coinvolti anche gli amministratori di una gioielleria di Milano che funzionava come banca per regolare i conti: “Quando il debito diventava molto – si legge – i calciatori effettuavano bonifici alla gioielleria per l’acquisto di orologi di lusso. Orologi che restavano però nella disponibilità degli organizzatori”.
In questo nuovo filone di inchiesta emerge il nome di un arbitro impegnato tra dilettanti e campionati giovanili, vale a dire Pietro Marinoni della sezione di Lodi. Come dichiarò Tonali nell’interrogatorio di Torino del 17 ottobre 2023, è stato proprio lui a iniziarlo al gioco.
“Chi mi ha iniziato alle scommesse è stato Pietro Marinoni che è del mio paese – le parole dell’ex centrocampista del Milan ora al Newcastle, come riporta l’agenzia ‘Ansa’ – È andato a scuola con mia sorella e all’epoca faceva l’arbitro”.
Scommesse, l’AIA ha sospeso Marinoni
Secondo i Pm di Milano, Marinoni “ha sfruttato le proprie conoscenze nel settore del calcio professionistico” per fare presa sui calciatori e metterli in contatto coi gestori delle piattaforme di scommesse illegali.

Stando a ‘La Repubblica’, Marinoni è deputato a raccogliere i contanti che coprono i debiti, che poi consegna a Tommaso De Giacomo, uno dei gestori dei siti illegali. Domani Marinoni avrebbe dovuto arbitrare Milan-Fiorentina del campionato nazionale Under 18, ma l’AIA lo ha subito sospeso non appena il suo nome è balzato fuori nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse,