Polemiche dopo il fischio finale del match per la decisione dell’arbitro che secondo gli ospiti avrebbe commesso un errore tecnico
Ci sono derby in Italia che vale la pena vivere e che raccontano una loro storia, più o meno lunga. E che hanno un peso specifico fondamentale sia per rivalità che, come quest’anno, per classifica e obiettivi stagionali. Ieri sera abbiamo visto quello di Roma, tra i più belli al mondo, con le coreografie e la partita che ha dato il suo verdetto. Un po’ a metà, visto che il pareggio scontenta un po’ tutti anche se alla fine i giallorossi sono consapevoli di aver guadagnato un punto visto l’andamento della partita.
Va ricordato poi quello di Milano, con la finale di Supercoppa vinta incredibilmente dal Milan e – oltre alla doppia sfida in campionato – il match in Coppa Italia che per i rossoneri vale una stagione e anche di più. Ma i derby non si fermano alla Serie A, ovviamente le rivalità cittadine e regionali vivono in maniera intensa anche in categorie inferiori. Ad esempio ieri quello marchigiano ha regalato alla Sambenedettese il ritorno in Serie C grazie alla vittoria sul campo del Teramo, seguendo il Livorno – che era stata la prima a ottenere questo traguardo – e il Bra che l’ha centrato ieri. Il risultato di 2-1 ha ufficializzato l’aritmetica promozione diretta per la Samb che ha quindi festeggiato con tre partite di anticipo, visto che i punti di vantaggio proprio sul Teramo sono diventati 10. Ma c’è un clamoroso elemento che potrebbe far saltare tutto e addirittura far ripetere la partita. E la squadra di casa, sconfitta, presenterà ricorso formale.
Come detto, la festa della Sambenedettese per la vittoria contro il Teramo nel derby che vale la promozione sarà però sub iudice per almeno 24-48 ore. Gli avversari stanno presentando infatti ricorso per un errore tecnico da parte dell’arbitro, almeno presunto. Secondo la squadra di casa al 96′ l’attaccante Federico Moretti è stato ammonito per la seconda volta ma non è stato espulso. La difesa della Samb è relativa al fatto che il primo cartellino non fosse riferito a lui ma a un altro giocatore, D’Eramo.
Il Teramo chiede addirittura la ripetizione della gara, ma in Serie D non c’è la prova video. Per cui l’unico che può dirimere la questione è l’arbitro, il signor Andrea Giordani di Aprilia: se ammetterà l’errore di natura tecnica attraverso il referto o in seguito a un’altra testimonianza, il derby abruzzese dovrebbe essere clamorosamente rigiocato. Altrimenti rimarrà tutto invariato e la Sambenedettese potrà ufficialmente e definitivamente dare il via alla festa promozione in Serie C. Con la conseguente coda di polemiche e la inevitabile bufera.
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