Il futuro di Antonio Conte sembra sempre più lontano dal Tottenham e sullo sfondo resta la panchina della Juventus, ora nelle mani di Massimiliano Allegri
Antonio Conte, manager del Tottenham, non sta facendo bene sulla panchina degli Spurs. Il tecnico leccese, arrivato a Londra nella scorsa stagione, è da subito diventato un beniamino dei tifosi del club di Premier League con la qualificazione in questa edizione di Champions League ai danni dei cugini dell’Arsenal di Arteta nel rush finale della scorsa annata.
In questa stagione però, le cose sono radicalmente cambiate. Dopo un inizio ottimo in cima alla classifica, il Tottenham ha iniziato a perdere punti in maniera più che copiosa proprio a vantaggio dell’Arsenal che attualmente è in vetta alla classifica ed ha staccato e non di poco gli Spurs. Nel frattempo ci sono stati diversi messaggi, nel suo stile, di Antonio Conte nei confronti della società, delle mosse sul calciomercato e del futuro. L’allenatore, campione d’Italia con l’Inter appena due anni fa, potrebbe tornare in Italia e occhio a quello che sta succedendo in casa Juventus. I bianconeri con Massimiliano Allegri alla guida hanno ricevuto nella serata di venerdì la stangata della penalizzazione di quindici punti e la qualificazione alla prossima Champions League sembra molto difficile. Si prepara una rivoluzione anche di carattere sportivo per la Vecchia Signora e occhio a quello che potrebbe essere il condottiero di questa ripartenza, occhio proprio ad Antonio Conte.
Juventus-Conte: svolta nel futuro?
Secondo infatti quanto riportato da ‘Sky Sport’, Conte avrebbe rifiutato un’offerta di prolungamento da parte del Tottenham. L’intenzione dell’allenatore sembra sempre di più essere quella di lasciare Londra per tornare in Italia e la Juventus appare, almeno al momento, il club in pole position per il suo futuro.
Gli ostacoli restano sempre gli stessi con uno in particolare: l’ingaggio del leccese. Antonio Conte percepisce infatti uno stipendio netto di circa 18 milioni di euro a stagione, decisamente insostenibile per la Juventus, soprattutto in questo momento storico.