La serata di ieri ha aperto ancora nuovi scenari sulla situazione di Milan Skriniar, ma soprattutto può aver cambiato la percezione di molti tifosi: andiamo ad approfondire
Neanche nelle previsioni peggiori ci si sarebbe potuti aspettare una serata come quella di ieri per Milan Skriniar e per l’Inter di Simone Inzaghi. Il difensore centrale e capitano dei nerazzurri, reduce soltanto qualche giorno fa dalla vittoria in Supercoppa italiana contro il Milan di Stefano Pioli, ha rimediato due cartellini gialli in poco più di dieci minuti nel primo tempo lasciando la gara per espulsione addirittura al 40esimo.
Nel frattempo, sulle colonne dei maggiori organi di informazioni, impazzavano le parole di Roberto Sistici, misterioso agente dell’ex giocatore della Sampdoria, che ai microfoni di ‘TeleNord’ ha fatto la ‘sua’ cronistoria della vicenda rinnovo con l’Inter: “Lo scorso autunno abbiamo risposto a tutte le richieste di incontro avanzate dalla società, dopo una serie di incontri preliminari abbiamo presentato una nostra richiesta economica e a inizio novembre 2022 la società ci ha presentato una proposta. Circa un mese dopo ho comunicato all’Inter la decisione di non accettare la loro offerta“. Non solo, l’agente di Skriniar si è tolto anche qualche sassolino nella scarpa in merito a quanto avvenuto nella scorsa estate di calciomercato: “La verità è che la decisione di mettere Skriniar sul mercato è stata presa quest’estate dall’Inter, ovviamente non dal giocatore”.
Inter-Skriniar, non doveva finire così: le colpe della società
Il tutto con una gara del campionato di Serie A in corso e con l’Inter a battagliare contro l’Empoli di Paolo Zanetti che poi, forte della superiorità numerica e della stanchezza della Beneamata, si è imposta per 0-1 grazie alla rete del baby Baldanzi. Insomma, le parole al momento sbagliato, la sconfitta in casa (la sesta nel girone dell’andata), una partenza non esaltante e un rosso nel primo tempo decisamente evitabile. La serata di Milan Skriniar e dell’Inter ieri è stata di quelle da dimenticare e rischia, con i suoi strascichi, di rovinare una storia bellissima, quella dello slovacco con la maglia dell’Inter.
In questa vicenda però anche la società nerazzurra non è esente da colpe, in particolare vanno analizzate le scelte di Marotta e Zhang, che si sono scontrati sulla vicenda. Il primo, deciso a vendere Skriniar in estate, non è riuscito a chiudere l’operazione Bremer soprattutto per via dei paletti imposti dal secondo, ma d’altro canto avrebbe potuto e dovuto calcolare e pesare meglio alcune dichiarazioni, soprattutto con questa incertezza economica che l’Inter vive ormai da oltre due stagioni. Inoltre, sulla sua valutazione, pesa anche il fatto di non essersi presentato, in una serata delicata come quella di ieri, né prima né dopo la sfida con l’Empoli. E ora, quella che sembrava una storia d’amore destinata a durare in eterno rischia di finire qualche mese prima fra le polemiche e senza un vero e proprio saluto al pubblico nerazzurro che, anche ieri, non ha mai smesso di sostenere il suo beniamino.