Thomas Tuchel pronto a tornare in panchina già a stagione in corso e fissa le condizioni per il suo sì
C’è grande fermento per le panchine delle big d’Europa. Se in Italia, tra le grandi, potrebbero esserci molti stravolgimenti in estate, con la panchina di Spalletti che – salvo stravolgimenti – è l’unica salda, in giro per il Vecchio Continente la situazione è più o meno la stessa.
Dal Real Madrid al Psg, dal Tottemham all’Atletico Madrid, diverse le grandi che in estate potrebbero cambiare guida tecnica. Anzi, qualcosa potrebbe accadere già prima se la situazione dovesse precipitare. Con tutte queste panchine in ballo, logico che gli allenatori liberi in circolazione aspettino la chiamata giusta. Lo sta facendo anche Thomas Tuchel, accostato nei mesi scorsi anche a Juventus e Inter. Il tecnico tedesco è fermo dopo l’esonero con il Chelsea, squadra che ora non se la passa molto meglio con Potter in panchina. I ‘Blues’ però non hanno intenzione di dare vita ad un nuovo ribaltone, cosa che invece potrebbe fare il Psg. La sconfitta in Champions e una situazione in campionato non tranquilla ha messo Galtier sulla graticola e nelle prossime settimane tutto può succedere.
Calciomercato, Tuchel può dire sì al Psg
La vittoria al fotofinish contro il Lille ha evitato di peggiorare la situazione, ma con Campos a bordo campo al suo fianco, l’attuale tecnico non vive un momento di massima serenità.
Servirà una inversione di tendenza nelle prossime partite, a cominciare dalla sfida di ritorno con il Bayern. E’ probabilmente quello lo snodo per il futuro della panchina del Psg e, stando a quanto riporta l”Evening Standard’, in caso di esonero il prescelto sarebbe Thomas Tuchel. Il tecnico tedesco è pronto a tornare al Psg ma soltanto a determinate condizioni. La prima riguarda la volontà della società di proteggerlo dai senatori dello spogliatoio, l’altra è di poter pensare solo al campo, demandando il mercato ai dirigenti preposti. Due condizioni che la società transalpina non avrebbe problemi ad accogliere con il ritorno facilitato anche dal fatto che in società non è più presente Leonardo, ‘protagonista’ del suo esonero.