Un nuovo terremoto scuote il calcio italiano: nel mirino della Guardia di Finanza questa volta ci sono Roma, Lazio e Salernitana
Si indaga in particolar modo sulle operazioni tra Lazio e Salernitana negli ultimi anni della gestione Lotito quindici mesi dopo la fine della multiproprietà .
Il filone di indagini relativo ai rapporti tra Lazio e Salernitana vede sette persone iscritte nel registro degli indagati. Ovviamente c’è Claudio Lotito, ex co-patron dei campani, il direttore sportivo della Lazio Igli Tare e Angelo Fabiani, ex ds granata. Indagati anche Marco Moschini e Marco Cavaliere, quest’ultimo consigliere delegato e direttore amministrativo della Lazio oltre a Luciano Corradi ed Ugo Marchetti, succedutisi come amministratori unici della Salernitana (il secondo nella breve parentesi trust).
Ma a cosa mira l’indagine condotta dalla Guardia di Finanza capitolina? L’obiettivo è far luce su alcune operazioni avvenute tra Lazio e Salernitana tra il 2017 ed il 2021. In particolar modo, Fabiani, Marchetti e Corradi sono accusati di aver “esposto nei bilanci fatti materiali non rispondenti al vero e in particolare plusvalenze fittizie generate attraverso valutazioni artefatte dei giocatori ceduti con relativa emissione di false fatturazioni, al fine di conseguire per sé e per la società un ingiusto profitto consistito nel far figurare risultati positivi di esercizio e consentirne l’iscrizione ai campionati”.Â
Lotito, Tare, Moschini e Cavaliere invece avrebbero “gonfiato i costi indicando nelle dichiarazioni dei redditi annuali elementi passivi fittizi e facendo figurare nei bilanci valori di acquisto spropositati dei calciatori, falsando il valore del patrimonio della società sportiva”. Ecco perché i militari della Guardia di Finanza hanno perquisito le sedi dei club, portando via contratti, documenti bancari, contabili ed extracontabili su patti e trattative tra le due società . Inoltre, sarebbero stati sequestrati anche computer e smartphone in uso ai dirigenti indagati ad eccezione di quelli di Lotito che, da senatore, gode della immunità parlamentare.
Indagine su Lazio e Salernitana: le operazioni nel mirino della Finanza
Le indagini sono incentrate su operazioni per poco più di 25 milioni di euro in totale. Quella più onerosa è quella per il trasferimento dalla Salernitana alla Lazio di Jean Daniel Akpa Akpro, centrocampista franco-ivoriano ancora di proprietà del club di Lotito e in prestito all’Empoli: l’ex Tolosa passò in biancoceleste nel settembre 2020 per 104.304 euro, cifra a cui vanno aggiunti bonus per 12 milioni e 355mila euro da pagare scattati il 23 gennaio del 2021.
Poi c’è l’operazione Casasola: l’esterno ora in forza al Perugia, fu acquistato dalla Lazio nell’estate del 2017 dalla Salernitana e ceduto alla Lazio il successivo 31 gennaio, portando ad una plusvalenza di poco meno di 3 milioni di euro (poi restò in prestito a Salerno). Nel mirino degli inquirenti anche l’operazione Sprocati che nell’estate del 2018 passò dalla Salernitana alla Lazio (senza mai giocare in biancoceleste) per 3 milioni e 233mila euro.
La Lazio poi incassò il riscatto del giocatore da parte del Parma, realizzando 413mila euro di plusvalenza. La Salernitana, nel gennaio 2020, cedette Cicerelli alla Lazio per 2,54 milioni di euro: oggi è di proprietà della Lazio, ma in prestito alla Reggina in Serie B. E poi ci sono alcune operazioni minori relative ad alcuni giovani: l’ex Juventus Biagio Morrone ed il centrocampista Andrea Marino lasciarono Salerno per passare alla Lazio: il primo per 530mila euro, il secondo per un milione di euro. La Lazio, infine, pagò 3 milioni di euro il terzino Mattia Novella, quest’oggi al Picerno.