Finale di stagione decisivo per gli allenatori: cosa succederebbe se Allegri, Pioli e Inzaghi sedessero sulla panchina delle altre?
In una stagione fin qui dominata dal Napoli, ĆØ ancora tutto da scrivere il finale per le tre grandi tradizionali del nostro calcio, ognuna alle prese con le proprie difficoltĆ . Juventus, Milan e Inter si giocano tutto nelle prossime settimane, tra il campionato e l’Europa. E conseguentemente il discorso vale per i loro allenatori: Massimiliano Allegri, Stefano Pioli e Simone Inzaghi.
Ognuno dei tre ĆØ chiamato a ottenere risultati importanti per guadagnarsi la riconferma sulla sua panchina attuale. Posizioni in bilico in gradazioni e per motivi diversi, per tutti e tre perĆ² in estate la destinazione potrebbe essere diversa da quella di oggi. E uno scenario fantascientifico, ma nemmeno troppo, potrebbe vederli uno al posto dell’altro tra qualche mese.
Allegri, Marotta puĆ² ‘chiamarlo’ da Milano: e Inzaghi…
Risultati alla mano, quello che in questo momento sta meglio ĆØ Allegri. Il cui futuro potrebbe perĆ² non dipendere soltanto da questo, ma anche da che cosa accadrĆ alla Juventus per le note vicende extra campo.
Nel caso di un ridimensionamento bianconero e di un addio, a lui potrebbe pensare Beppe Marotta, che all’Inter si sta giĆ guardando intorno per un sostituto di Inzaghi. Il piacentino sta deludendo le attese, la sensazione ĆØ che senza il secondo posto in campionato e come minimo una semifinale di Champions il suo destino sia segnato. Ma per lui potrebbero aprirsi, a sorpresa, le porte dall’altra parte di Milano. Il Milan potrebbe riflettere sul destino di Pioli soprattutto in caso di uscita dalle prime quattro in campionato, un profilo come quello di Inzaghi per la sua attitudine nelle gare a eliminazione diretta potrebbe intrigare i rossoneri per continuare a crescere ulteriormente in Europa.
Juventus, la suggestione Pioli per il nuovo ciclo
E Pioli, a sorpresa, ma neanche tanto, potrebbe prendere posto a Torino per avviare il nuovo ciclo dei bianconeri. I motivi per affidarsi a lui ci sarebbero, eccome.
Parliamo di un tecnico che uno scudetto l’ha vinto, per cui sa come si fa. Negli anni al Milan ha inoltre dimostrato di saper lavorare con i giovani, punto cardine su cui dovrebbe basarsi in ogni caso il nuovo progetto della Vecchia Signora. Inoltre, un normalizzatore come lui potrebbe aiutare non poco nella gestione di un periodo particolare, quello in cui ricostruire le ambizioni se non da zero, quasi.