Il cambio in panchina alimenta la polemica, il nuovo tecnico è accusato di razzismo: è stato già squalificato quattro mesi
Caos dopo l’annuncio del nuovo allenatore. Non si placa, nonostante ormai sia passato qualche giorno, l’ondata di polemiche per il Coritiba, squadra brasiliana che ha da poco annunciato il nuovo tecnico.
La scelta è ricaduta su Zago, ex difensore, con un passato anche nella Roma. Il 53enne è finito al centro delle critiche dei suoi stessi nuovi tifosi che hanno protestato anche in maniera veemente per la sua nomina, dicendo a chiare lettere che avrebbero voluto un altro profilo in panchina. Tutto nasce per un episodio di 17 anni fa, quando Zago era ancora un calciatore. Durante la sua esperienza alla Juventude di Caxias do Sul si rese protagonista di un gesto razzista nel corso della partita contro il Gremio. Dopo essere stato espulso per una gomitata rifilata a Jeovanio, Zago mostrò in maniera ripetuta il suo braccio, evidenziando il suo essere bianco.
Un gesto che l’ex calciatore pagò a caro prezzo dentro e fuori dal campo: quattro mesi di squalifica da giocatore e l’obbligo di presentarsi periodicamente alla polizia e di informare le autorità in caso di viaggi della durata superiore ai 15 giorni.
Zago accusato di razzismo: l’annuncio scatena il caos
Una pena che evidentemente non è servita a cancellare quanto fatto ormai quasi venti anni fa. Così, quando il Coritiba ha annunciato il suo arrivo come nuovo allenatore, immediate sono arrivate le proteste degli stessi tifosi del club brasiliano.
Molti quelli che hanno chiesto alla società di tornare sui propri passi e di non affidare la panchina a Zago proprio in virtù del suo comportamento razzista. Lo stesso allenatore ha parlato, nel corso di un’intervista ai canali social della sua nuova squadra, dell’episodio spiegando che è un fatto del passato, del quale ha già pagato le conseguenze. “Sono tranquillo con la mia coscienza per ciò che succede al riguardo. E’ successo, ho pagato e ormai è il passato”.