La procura federale rimette sotto la lente i tifosi della Juventus per un episodio accaduto nel finale del match contro il Napoli di ieri sera
La curva della Juventus rischia ancora. Già nel match contro l’Inter dello scorso 4 aprile il Giudice Sportivo aveva segnalato e messo a referto dei cori razzisti nei confronti di Lukaku che avevano portato alla squalifica della Tribuna Sud. Una squalifica poi però sospesa, mentre non era stato annullato il turno di stop a Romelu Lukaku scattato in seguito al secondo giallo mostrato al belga per l’esultanza verso gli stessi sostenitori bianconeri.
Big Rom ci sarà grazie alla decisione del presidente Gravina, che non ha ritenuto giusto come alla fine della giostra l’unico sanzionato per dei cori razzisti ricevuti fosse proprio la ‘vittima’. In seguito all’indagine della Digos, tra l’altro, oltre ai due colpevoli subito individuati, sono stati emessi 171 provvedimenti di Daspo. Ma i tifosi della Juventus ora sono tornati sotto la lente d’ingrandimento: come riporta ‘Ansa’, la Procura Figc ha segnalato cori di discriminazione territoriale contro i napoletani (“Vesuvio lavali con il fuoco” e “Acqua e sapone, usate acqua e sapone”) nel corso del match di ieri sera all’Allianz Stadium.
Juve-Napoli, curva bianconera a rischio squalifica: la Procura segnala cori discriminatori
Gli slogan – si legge nell’agenzia – sarebbero partiti sempre dalla curva della Juventus, che dopo i fatti contro l’Inter rischierebbe una recidività. E quindi stavolta sarebbe complicato evitare un’eventuale squalifica del settore.
Le prossime partite casalinghe dei bianconeri in campionato sono contro Lecce (3 maggio) e Cremonese (14 maggio, data da definire). Da valutare in ogni caso la decisione del Giudice Sportivo. Non solo, perché la stessa ‘Ansa’, durante l’inchiesta della Digos sulla partita di Coppa Italia tra Juventus e Inter è stato segnalato alla procura federale anche un episodio accaduto a metà del primo tempo, quando la quasi totalità del settore ospiti ha intonato il coro “Liverpool, Liverpool” in chiaro riferimento ai tragici fatti dell’Heysel.