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Lo spogliatoio è una polveriera: vogliono rompere il contratto

La stagione fallimentare del club potrebbe portare all’ennesima rivoluzione della rosa in vista della prossima estate

Non sono bastati gli oltre 300 milioni di euro spesi solamente nel mercato di gennaio per risollevare la stagione del Chelsea. Anzi, sino a questo momento il 2023 del club londinese ha regalato più risultati negativi che altro, i quali hanno prima portato all’esonero di Graham Potter e successivamente all’eliminazione dalla Champions League.

Chelsea, vogliono rompere i contratti
Pallone Champions League (LaPresse) – Calciomercato.it

La classifica in Premier, poi, riflette perfettamente la stagione di una società in crisi di idee e di identità. Il nuovo corso inaugurato la scorsa estate a suon di milioni da Todd Boehly non ha evidentemente portato i risultati che il ricco proprietario statunitense si sarebbe aspettato nel breve periodo. Il Chelsea si ritrova in questo momento al dodicesimo posto in classifica con 39 punti ed una distanza proibitiva rispetto alla zona europea.

A rendere ancor più critico il momento che si respira in aria ‘Blues’ è l’umore all’interno dello spogliatoio. Come rivelato dall’indiscrezione rilasciata da ‘The Athletic’, infatti, si starebbe creando una spaccatura netta tra gli stessi calciatori. A partire dagli ultimi arrivati, i quali – come rivelato al quotidiano da una fonte vicina al club londinese – si sarebbero già pentiti di aver firmato dei contratti così lunghi per un progetto che prometteva bene e che invece sembra essere già naufragato.

Chelsea, tagli netti degli stipendi senza Champions League

Una situazione resa ancor più assurda da una clausola che lo stesso Chelsea ha inserito sui contratti dei soli calciatori acquistati lo scorso gennaio.

Chelsea, vogliono rompere i contratti
Todd Boehly (LaPresse) – Calciomercato.it

In caso di mancata qualificazione alla Champions League, i giocatori prelevati nel mercato di riparazione subiranno come da accordi contrattuali un taglio del 30% dello stipendio. Una clausola che, come anticipato, andrà a riguardare solamente gli ultimi arrivati, creando quindi una disparità di trattamento rispetto a coloro che invece non verranno colpiti dalla misura punitiva.

La politica di riduzione degli ingaggi, ad esempio, non andrà a penalizzare calciatori come Sterling e Koulibaly, acquistati dal Chelsea la scorsa estate. Una situazione paradossale che crea grande caos e getta ulteriori ombre sul futuro della società.

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