Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, dalla metà del mese di aprile ha dato una svolta alla stagione della sua squadra e i risultati stanno avendo del clamoroso
Era l’inizio di aprile quando l’Inter di Simone Inzaghi, dopo aver perso contro la Juventus e la Fiorentina nel campionato italiano di Serie A, non riusciva ad andare oltre il pareggio in casa della Salernitana di Paulo Sousa.
Una serie di risultati che aveva fatto precipitare i nerazzurri al sesto posto della classifica del campionato italiano di Serie A. Poi sono arrivate le coppe e i risultati esaltanti. Prima c’è stato il quarto di finale, dominato dai nerazzurri, in Champions League contro il Benfica di Schmidt e, successivamente, il doppio confronto in semifinale di Coppa Italia con la Juventus di Massimiliano Allegri, anche quello vinto al ritorno con una gara di assoluto valore. Due momenti che hanno dato lo switch all’Inter insieme alla nuova gestione adottata da Simone Inzaghi in quelle settimane, dettata principalmente da una maggiore disponibilità di uomini all’interno della rosa, dal rientro a pieno regime di Marcelo Brozovic e Romelu Lukaku e da un turnover oculato e attento che, almeno finora, ha portato dividendi enormi alla Beneamata.
Ecco come Inzaghi ha cambiato l’Inter
Le coppie in attacco, l’alternanza al centro della difesa, le fasce intercambiabili e i jolly Brozovic e Mkhitaryan da giocare a proprio piacimento: così Simone Inzaghi ha capovolto da capo a piedi l’Inter trascinandola prima alla finalissima di Champions League contro il Manchester City e battendo in semifinale i rivali del Milan di Stefano Pioli, poi alla conquista della seconda Coppa Italia consecutiva e del quarto trofeo della sua gestione ai danni della Fiorentina di Vincenzo Italiano.
Risultati emblematici e storici che vanno aggiunti anche ad un ruolino di marcia in campionato che, dopo il ko post Benfica con il Monza, ha visto l’Inter vincere tutte le partite, ben cinque consecutivamente, prima di fermarsi in dieci in casa del Napoli campione d’Italia di Luciano Spalletti.