Il gol tanto discusso aveva acceso le polemiche e non solo. All’apertura delle indagini della Procura Federale ha fatto seguito la risposta del club
La stagione ormai volge al termine ma per la Procura Federale il lavoro è più intenso che mai. Dopo il nodo spinoso rappresentato dalle vicissitudini legate (tra le altre) al caso Juventus, nelle ultime ore è stato sollevato un altro polverone.
Sotto la lente della Procura è infatti finito il gol che ha permesso al Perugia di battere il Benevento per 3-2. Una rete, siglata nel quarto minuto di recupero del secondo posto, che ha fatto drizzare la antenne “in relazione alle modalità di realizzazione, con l’ipotesi di illecito sportivo“. Chiné ha dunque avviato le indagini del caso, acquisendo le immagini che poi saranno funzionali all’interrogatorio che avverrà nel corso dei prossimi giorni. Il gol non ha poi sortito effetti in termini di classifica, visto che il Perugia è stato ugualmente condannato alla retrocessione: tuttavia, nel caso in cui il Brescia non fosse riuscito a strappare il pareggio contro il Palermo, gli umbri avrebbero ottenuto la matematica salvezza al fotofinish.
Accusa di illecito sportivo, il Perugia non ci sta: diramato il comunicato ufficiale
Un vero e proprio fulmine a ciel sereno i cui contenuti verranno chiaramente valutati dagli organi competenti. A distanza di ore è arrivato anche la risposta del Perugia, che con un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale non solo ha comunicato di aver appreso la notizia soltanto dalle testate nazionali, ma ha rivendicato anche la sua totale estraneità ai fatti.
Gli umbri, dunque, non ci stanno e passano al contrattacco, rendendosi disponibili a qualsiasi chiarimento con la Procura Federale.
Ecco la nota ufficiale diffusa dal Perugia: “AC Perugia Calcio apprende dalle testate nazionali e dai vari media, sicuramente in modo inusuale, che è stata aperta un’indagine sulla gara Perugia-Benevento. Certi della nostra totale estraneità ai fatti ci rendiamo sin da ora disponibili a qualsiasi chiarimento con la Procura Federale anche se fino ad oggi nulla è stato A NOI comunicato dagli organi competenti.”