La Juventus trova l’accordo con la Uefa dopo l’addio alla Superlega, ma la decisione scatena numerose polemiche
Mentre Giuntoli e i suoi collaboratori mettono mano al mercato e alla rosa bianconera, con diverse decisioni di un certo impatto come la messa fuori rosa di Bonucci, dall’altro lato la dirigenza della Juventus cerca di chiudere a livello politico e giudiziario la partita sulle note vicende extra campo anche a livello internazionale. E ci riesce trovando un accordo che apparentemente soddisfa le esigenze di tutte le parti in causa.
Con un comunicato ufficiale di ieri, la Juventus ha ufficialmente detto addio alla Superlega. Un punto su cui la Uefa spingeva con la società piemontese da diverso tempo, chiedendo una abiura e una rinuncia esplicita, dopo l’addio di Andrea Agnelli alla presidenza. Il tutto va a intersecarsi con le violazioni del Fair Play Finanziario da parte dei bianconeri che saranno sanzionate in maniera ‘lieve’ e accettabile nell’ottica della Vecchia Signora. Con un anno di squalifica dalle coppe europee, decisione pesante che però ‘toglie’ alla Juventus l’incomodo della partecipazione alla Conference League e permetterà alla squadra di Allegri di concentrarsi solo sul campionato.
Juventus, l’addio alla Superlega per ‘accontentare’ l’Uefa e se stessa: critica feroce
Una decisione che come detto mette tutti d’accordo, almeno tra le parti in causa. Non così però per commentatori e addetti ai lavori, che in diversi casi storcono il naso di fronte all’intesa trovata dai bianconeri nelle stanze di Nyon.
Il giornalista Marco Bellinazzo, ad esempio, non è per niente tenero e spiega, in un post su Twitter: “La Juventus dice strategicamente addio alla Superlega in cambio di un anno di squalifica. Si evita la Conference League e accontenta le pressioni della Uefa di Ceferin. In ciò c’è poco di giuridico”. E non è finita. Bellinazzo rincara la dose chiamando in causa le recenti evoluzioni del calcio internazionale: “E’ una politica strabica che non fa nulla contro i potentati arabi, anzi”.