Gli attaccanti più forti della storia del Napoli

Osimhen è solo l’ultimo grande attaccante del Napoli; i partenopei, nella loro storia, hanno sempre avuto centravanti di assoluto livello.

Il Napoli, nell’ultima stagione, ha vinto lo scudetto dopo più di trent’anni; un successo assolutamente meritato da parte di una squadra capace di dominare la Serie A dalla prima all’ultima giornata.

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Cavani (LaPresse)

Tra i meriti principali non possiamo non citare quello degli attaccanti con Osimhen che ha trascinato la squadra a suon di gol e prestazioni. Nella storia del club partenopeo sono stati tanti i centravanti di assoluto livello che hanno lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi del Napoli.

Antonio Careca

Iniziamo questa speciale classifica con Antonio Careca attaccante centrale capace di segnare, con la maglia partenopea, novantasei gol con dodici assist. Numeri importanti per un giocatore che ha giocato nel Napoli dal 1987 al 1993 contribuendo alla vittoria di ben tre titoli tra cui uno scudetto.

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Careca (LaPresse)

Abile nel gioco aereo, poteva calciare con entrambi i piedi; è stato un centravanti veloce, tecnico e estremamente pericoloso all’interno dell’area di rigore grazie al suo incredibile senso del gol.

Bruno Giordano

Trentasette gol e sette assist per Bruno Giordano con la maglia partenopea; l’attaccante ha giocato con la maglia del Napoli dal 1985 al 1988. E’ stato un centravanti capace di unire il fiuto del gol del numero nove alla qualità del trequartista.

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Bruno Giordano (LaPresse)

Giocatore completo dotato di ottimo dribbling (con cui metteva in difficoltà le difese avversarie) e un tiro tanto potente quanto preciso. Per le difesa era decisamente complicato andare a marcare un giocatore come Bruno Giordano. Attaccante che ha lasciato un bellissimo ricordo nella mente dei tifosi partenopei.

José Altafini

Passiamo, ora, a José Altafini; l’attaccante ha vestito la maglia del Napoli dal 1965 al 1972 in un calcio completamente diverso da quello a cui siamo ormai abituati da diversi anni,. Una carriera decisamente importante quella di Altafini; inizialmente era un centravanti capace, grazie alla sua forza fisica, di partire da lontano per poi entrare in area di rigore.

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Altafini (LaPresse)

Nella seconda parte, invece, causa anche l’avanzare dell’età si è specializzato come seconda punta alle spalle dell’attaccante portando comunque ottimi risultati. Tra le caratteristiche principali di José Altafini troviamo, senza ombra di dubbio, il gioco aereo con cui sapeva mettere in difficoltà gli avversari.

Dries Mertens

Con la maglia del Napoli ha giocato dal 2013 al 2022 realizzando, in totale, 148 gol e 90 assist. Numeri importantissimi quelli dell’attaccante belga che ha scritto pagine importantissime nella storia del club partenopeo lasciando un ricordo indelebile nel cuore dei tifosi.

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Mertens (LaPresse)

Mertens nasce come seconda punta alle spalle dell’attaccante centrale (ruolo in cui riesce ad essere assolutamente decisivo vista la sua straordinaria qualità tecnica) ma può essere impiegato anche come attaccante esterno o prima punta di manovra in grado di far giocare bene la propria squadra.

Lorenzo Insigne

Il più grande rammarico di Lorenzo Insigne è stato quello di non aver vinto lo scudetto con il suo Napoli; l’essere andato via l’estate precedente alla conquista della Serie A fa sicuramente male ma l’azzurro ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore dei tifosi partenopei.

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Insigne (LaPresse)

Giocatore forte tecnicamente, brevilineo e molto abile nell’uno contro uno, amava partire largo per poi accentrarsi e dare sfogo al suo educatissimo sinistro grazie al quale metteva in serie difficoltà le difese avversarie.

José Maria Callejon

Insieme a Mertens e Insigne formava un tridente di giocatori brevilinei, abili tecnicamente, veloci e in grado di mettere in difficoltà le difese avversarie non dando punti di riferimento. Callejon, tra le sue caratteristiche principali, aveva quella di tagliare alle spalle del diretto marcatore riuscendo, quasi sempre, a trovarsi uno contro uno col il portiere avversario.

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Callejon (LaPresse)

Callejon era importante anche dal punto di vista tattico; i suoi ripiegamenti difensivi erano, infatti, fondamentali nel garantire il giusto equilibrio alla squadra. Giocatore che ha lasciato un ricordo veramente importante.

Gonzalo Higuain

Attaccante capace di unire l’incredibile senso del gol ad una qualità tecnica che pochi altri centravanti potevano vantare. Higuain ha regalato immense soddisfazioni (tra cui una Coppa Italia e una Supercoppa italiana) al tifosi partenopei e in maglia Napoli ha ottenuto il record di gol segnati, trentasei, in un solo campionato.

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Higuain (LaPresse)

Dal punto di vista tecnico è stato un centravanti fortissimo; nell’uno contro uno riusciva a saltare quasi sempre il diretto avversario e i suoi movimenti, all’interno dell’area di rigore, mandavano in netta difficoltà la difesa avversaria.

Edinson Cavani

Ha vestito la maglia del Napoli dal 2010 al 2013 fornendo un contributo decisivo per la vittoria della Coppa Italia nel 2012 segnando la rete dell’uno a zero in finale contro la Juventus.

Sono tante le partite di Cavani rimaste nella mente e nel cuore dei tifosi partenopei come, ad esempio, quella contro il Dnipro in Europa League dove realizzò un fantastico poker. Tra le sue caratteristiche principali dobbiamo citare la forza fisica, l’abilità nel gioco aereo e la capacità di essere decisivo sui calci piazzati.

Khvicha Kvaratskhelia

Arrivato tra lo scetticismo generale, Kvaratskhelia ci ha messo pochissimo a conquistare l’affetto dei propri tifosi. E’ bastata la prima partita di campionato per far capire il talento e le qualità di un giocatore capace, nel corso della stagione, di fare ciò che voleva.

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Kvaratskhelia (LaPresse)

Kvaratskhelia è abile palla al piede, dotato di una grande tecnica e capace di saltare costantemente l’uomo andando a creare la superiorità numerica. Nei pressi dell’area di rigore avversaria può essere decisivo sia a livello di assist sia per quanto riguarda i gol; il suo contributo, per la vittoria dello scudetto, è stato fondamentale.

Victor Osimhen

Grazie ad un tecnico come Spalletti (abilissimo nel far rendere, nel migliore dei modi, i propri centravanti) Osimhen è diventato leader dell’attacco partenopeo trascinando la squadra alla vittoria dello scudetto.

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Osimhen (LaPresse)

Centravanti fisico, abile nel proteggere palla e nel gioco aereo, ha acquisito una leadership incredibile diventando un vero e proprio punto di riferimento per i suoi compagni. Osimhen ci ha messo poco tempo ad entrare nelle grazie dei tifosi partenopei. Giocatore di cui questo Napoli non può assolutamente fare a meno.

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