Prosegue l’appassionante telenovela di calciomercato tra l’attaccante francese e il club parigino
Va avanti senza tregua il braccio di ferro tra il Paris Saint Germain e Kylian Mbappé. Dopo la mossa inaspettata da parte del club di escludere il centravanti dalla tournée in Giappone, si è ufficialmente acceso il mercato nei suoi confronti.
Se dall’Arabia sono già arrivate le prime offerte fuori da ogni logica, con l’Avvocato Mattia Grassani questo pomeriggio, in diretta sul canale Twitch di Tv Play, si è discusso di mobbing relativo al caso specifico: “Siamo ancora nella fase di preparazione del campionato, ci sono tournée e già si rivendicano esclusioni, mancate convocazioni, per cui questo credo si possa definire l’esaltazione della conflittualità di calcio di vertice. Tutte e due le parti hanno diritti e doveri e le strategie che adotteranno a partire dagli allenamenti alla disputa delle gare, alla visibilità che daranno o meno al giocatore, alle amichevoli a cui il giocatore parteciperà o meno, potranno far pendere l’ago della bilancia a favore dell’uno o dell’altro. La risoluzione del contratto è possibile se i comportamenti mobbizzati e discriminatori del club saranno confermati. D’altra parte il club può afferrare una causa di risarcimento milionario se il giocatore si sottrae a doveri contrattuali ed inadempienti nei confronti della società”.
Calciomercato Psg, annuncio su Mbappé: “Può svincolarsi e chiedere un risarcimento”
Sembra chiaro, dunque, che da qui a poche settimane l’atteggiamento del Psg potrebbe portare Mbappé nelle condizioni di poter risolvere il suo contratto ad un anno dalla scadenza.
Come confermato dal noto legale, il francese potrà eventualmente richiedere sia la risoluzione che un eventuale risarcimento qualora venisse escluso per un lungo periodo dalle attività del club: “Rescissione? Sì, la risposta è affermativa, se i comportamenti non si limitano alla non convocazione ad una sola partita di campionato. Ma una situazione reiterata di mancata presa di considerazione del calciatore, di messa ai margini dello stesso, con un movente direi assolutamente chiaro: la volontà del calciatore di non rinnovare. Quando un calciatore arriva all’ultimo anno di contratto, in ogni campionato, a qualunque livello, entra in fase critica con il club e questo matrimonio si può rompere per colpa dell’uno o dell’altro. E se al 13 agosto a Mbappé sarà stato impedito di svolgere qualsiasi attività organizzata con la prima squadra, quindi far parte degli allenamenti, riunioni con allenatori, convocazioni per gare di campionato, allora potrebbero sussistere i presupposti perché Kylian ricorra alla giustizia sportiva francese e ottenga la risoluzione del contratto con il PSG, oltre ad un cospicuo risarcimento economico“.