Continuano a preoccupare le condizioni del centrocampista francese anche nella tournée statunitense
Nonostante le grandi attenzioni nei suoi confronti e le terapie di recupero svolte al rientro dalle vacanze alla Continassa, prosegue il calvario di Paul Pogba. Dopo una stagione trascorsa quasi interamente in infermeria, il centrocampista francese rischia di rivivere per il secondo anno di fila lo stesso incubo.
Pogba, partito insieme alla squadra per la tournée negli Stati Uniti, in occasione del primo test amichevole giocato nella notte contro il Milan non è stato nemmeno convocato per la panchina. A far chiarezza sulle sue condizioni annunciando un nuovo problema al ginocchio, è stato Luca Momblano. Il giornalista, ai microfoni di ‘Juventibus’, ha rivelato la natura del fastidio percepito dal centrocampista nelle scorse settimane.
Queste le ultime sull’infortunio del francese: “Fino alla scorsa settimana, il ginocchio di Pogba si tendeva a gonfiare sotto sforzo. Adesso va meglio, ma ogni volta che c’è un freno sul lavoro la ripresa tarda. Questo gonfiore che è spuntato anche negli Stati Uniti ha creato un allarme, ma anche le solite riflessioni. Ad agosto è un altro discorso, ad agosto ci si guarda e lui sa che può guardarsi intorno”.
Juve, le condizioni di Vlahovic dopo Pogba
Un altro calciatore che non è stato impiegato nel corso dell’amichevole vinta ai rigori contro il Milan, è Dusan Vlahovic.
Regna grande incertezza, così come nel caso di Pogba, anche intorno alla pubalgia che nei mesi scorsi aveva tormentato il centravanti serbo. Per quanto riguarda l’ex Fiorentina, secondo Momblano, non dovrebbe trattarsi di una ricaduta, bensì di un semplice affaticamento tenuto sotto controllo dallo staff medico bianconero.
Questo l’aggiornamento sulle condizioni di Vlahovic: “Nessun riacutizzarsi della pubalgia, ma un affaticamento un po’ prematuro dovuto probabilmente al condizionamento ancora mentale. Per questo ha lavorato con un differenziato leggero, ma anche qui bisogna accelerare per l’inizio del campionato”. Anche per questa ragione la Juve non ha dichiarato incedibile sul mercato l’attaccante serbo e potrebbe addirittura aprire ad una cessione dinnanzi ad una proposta economica da oltre 70 milioni di euro.