Duecento persone coinvolte in una rissa furibonda fuori lo stadio: finisce in tragedia lo scontro tra tifosi. E l’UEFA aveva previsto tutto.
La notizia sta scuotendo il web e il mondo del calcio. Uno scontro tra supporter, in attesa del match di Champions League, è finito in tragedia. Il disastro era annunciato, la stessa UEFA aveva cercato di prevenire la rissa, vietando la trasferta ai tifosi, ma le cose sono andate diversamente.
Nella notte di lunedì 7 agosto, alla vigilia della prima partita del terzo turno di qualificazione di Champions League tra AEK Atene e Dinamo Zagabria, in programma nella capitale greca, un gruppo di ultras croati ha provocato degli scontri fuori lo stadio.
Come riporta il quotidiano greco Ta Nea, la trasferta dei tifosi della Dinamo Zagabria era stata vietata e tutti si interrogano su come sia stato possibile arrivare ad Atene senza controlli delle autorità locali.
Atene, rissa tra tifosi: il disastroso bilancio
A pagarne le conseguenze è stato un ragazzo di 22 anni, morto a causa degli scontri fuori l’Opap Arena. Il giovane tifoso dell’AEK Atene è stato portato d’urgenza in ospedale, ma i medici e gli infermieri non sono riusciti a salvargli la vita ed è morto poco dopo il ricovero. Secondo quanto riportato dai media locali, l’uomo è stato ferito a morte con oggetti appuntiti: il 22enne ha riportato dei tagli sul braccio.
I violenti scontri sono partiti durante la tarda serata di lunedì 7 agosto e hanno coinvolto circa 200 uomini. La polizia greca è arrivata poco dopo l’inizio della rissa e ha arrestato ben 96 persone, ora in stato di fermo. Tanti i feriti, di cui otto portati in ospedale e tra questi uno è minorenne, colpito da un sasso.
Il Ta Nea sottolinea che dietro questi atti vandalici e disumani potrebbe esserci la collaborazione di alcuni ultras del Panathinaikos, poiché sono stati avvistati assieme ai supporter della Dinamo Zagabria.
Questa sera, al netto di provvedimenti eccezionali dell’UEFA, l’AEK Atene e la Dinamo Zagabria scenderanno in campo per il turno di qualificazione di Champions. Lo spirito in campo e sugli spalti non sarà di certo dei migliori.