Sono stati mesi di grandi cambiamenti all’interno delle Nazionali azzurre: da Nicolato a Mancini. L’ex ct dell’U21 ha parlato della sua situazione
La Nazionale maggiore ha cambiato nelle scorse settimane guida tecnica con l’addio di Roberto Mancini e l’arrivo di Luciano Spalletti, al lavoro per la prima volta proprio in questi giorni in vista delle prossime due gare di qualificazione.
Un cambiamento in panchina che nei mesi precedenti aveva invece colpito la selezione Under 21, sfuggita dalle mani di Paolo Nicolato dopo l’eliminazione prematura nell’Europeo di categoria, chiuso già al primo turno. Una grossa delusione, come definita dallo stesso ex commissario tecnico, che ha recentemente parlato al ‘Corriere della Sera’ ammettendo come non sia stata un’estate facile.
“Potevamo fare sicuramente meglio”, ha detto Nicolato che ha quindi espresso anche il suo rammarico per la stessa preparazione al torneo.
Italia, Nicolato ammette: “Idee diverse da Mancini”
Dito puntato poi contro i cambiamenti della Nazionale maggiore di Mancini: “Siamo stati coinvolti però dalla gestione della Nazionale A e di un ricambio generazionale che non ha favorito la Under 21”.
A domanda specifica Nicolato si è quindi espresso sulle divergenze con lo stesso Mancini: “C’era bisogno di un allenatore che condividesse in pieno il tipo di gestione che si andava a prospettare. Non ci sono stati contrasti, ma c’erano idee non del tutto simili. Non ero sulla stessa linea, essere coerente per me è importante. Per me si arriva in Nazionale maggiore con un po’ troppa facilità”. Una situazione quest’ultima che l’ex ct U21 non condivide pienamente.
Ed ancora: “Per me la Nazionale non è un club e la U20 e U21 non possono essere trattate come una Primavera di A. Condivido poco il fatto di giocare allo stesso modo della prima squadra”. Infine Nicolato non ha mancato anche un appunto a Claudio Gentile: “Provo solo tenerezza per lui, che mi giudica maleducatamente senza conoscermi”.