Da ex simbolo della Roma a potenziale nuova figura dirigenziale della ‘Lupa’, ecco il commento a caldo sorto nel dibattito tra due addetti ai lavori del mondo calcistico
Che Francesco Totti abbia dedicato tutta la sua vita ad una causa soltanto è un dato di fatto. Qualità , estro, classe e fantasia. Raccoglieva in sé le qualità per essere un calciatore vibrante, spesso decisivo e grande trascinatore. Leader dentro e fuori dal campo, verrà ricordato per sempre dai tifosi della Roma come un emblema del calcio giallorosso e dell’intero movimento calcistico internazionale.
Spesso ci si è chiesto se l’ex attaccante avrebbe continuato a disseminare la sua esperienza anche al di fuori del terreno di gioco, in una veste diversa. Tuttavia questo passo non è mai arrivato, anche a causa di alcune scaramucce interne che lo avevano temporaneamente allontanato dagli affari ai vertici del club giallorosso. Mai dire mai, però, su una possibile riconciliazione fraterna e il suo impiego come nuova figura dirigenziale.
A tal proposito è voluto intervenire il giornalista sportivo Paolo Bargiggia, ospite della trasmissione radiofonica ‘Ferrero: non solo sport’ in onda su Radio Cusano Campus, trovando da ridire sulle qualità di Totti come trascinatore in giacca e cravatta.
“Ammiro e rispetto il Totti calciatore, ma non lo vedo nelle vesti di un ruolo che non sia soltanto quello del rappresentante, taglia nastri e pupazzo immagine“, si percepisce nel commento vocale.
Ferrero difende Totti a spada tratta: “Guai a chi me lo tocca”
Avendo toccato un tasto molto delicato, Gianluca Ferrero, non ha saputo resistere alla tentazione di rispondere alla provocazione del giornalista. “No, pupazzo proprio no! Ho cresciuto Francesco ed è un bravo ragazzo“, ha commentato l’ex presidente Gianluca Ferrero.
Raddrizzando il tiro, Bargiggia ha voluto puntualizzare la propria posizione per affievolire i toni della lite lanciata: “Non intendevo dire ‘pupazzo’ in senso dispregiativo. La figura di un personaggio così popolare rischierebbe di fare soltanto la bella statuina, perché non ha le competenze per fare altro“. Per concludere, Ferrero ha controbattuto con piccantezza: “Sono lupacchiotto dentro, quindi guai a chi me lo tocca“.