Dei nuovi arrivati sono stati inseriti tra i titolari solamente Loftus-Cheek, Pulisic e Reijnders. Ora serve l’apporto di tutti
In casa Milan non c’è molto tempo per pensare al pesantissimo ko contro l’Inter. Per i rossoneri, infatti, domani, sarà già vigilia di Champions League.
Martedì, contro il Newcastle, servirà una grande prova per gettarsi tutto alle spalle e dimostrare che la sconfitta con i nerazzurri è stata solo una brutta parentesi.
Pioli venerdì aveva parlato di una squadra che gli dava sicurezze, di una squadra che aveva già trovato la cosiddetta quadratura del cerchio. D’altronde il suo Milan aveva vinto bene le prime tre partite, contro Bologna, Torino e Roma.
E’ da qui che bisognerà ripartire, ma servirà anche ben altro. Servirà dare fiducia ad un gruppo e non più ad undici calciatori, come accaduto fin qui.
Stefano Pioli ha inserito nella formazione titolare Ruben Loftus-Cheek, Tiijani Reijnders e Christian Pulisic, che hanno dato ottime risposte. Degli altri sette acquisti fino a questo momento non c’è davvero traccia.
Milan, poco spazio per i nuovi: Pioli non si fida ancora
Quattro partite sono chiaramente poche per tirare le somme: in questo inizio di stagione però, Yunus Musah, ha totalizzato solamente due presenze con 28 minuti giocati. Hanno fatto meglio Noah Okafor e Samuel Chukwueze, che hanno giocato tutte e quattro le partite, partendo chiaramente dalla panchina: per lo svizzero 67 minuti, per il nigeriano 87. I tre calciatori, per i quali il Milan ha speso una sessantina di milioni, fino a questo momento, però, non sono riusciti a lasciare il segno.
Ora serve una svolta, facendoli partire dal primo minuto perché è impensabile che giochino sempre gli stessi, scendendo in campo tre volte a settimana. Pioli fino a questo momento ha dimostrato di fidarsi poco di loro, e anche ieri i nuovi (fatta eccezione del nigeriano) sono entrati quando i giochi erano praticamente fatti.
Ma Pioli, fin dall’inizio, ha dimostrato di avere le idee chiare sui nuovi: basti pensare a come il Milan ha organizzato le amichevoli estive, giocando spesso due gare, un giorno dopo l’altro, così da da schierare i titolari nel primo e le riserve nel secondo. Una scelta che è servita ad iniziare bene, con tre vittorie nei primi tre match, ma che potrebbe creare dei problemi adesso.
Ora inevitabilmente, servirà buttare nella mischia anche Luka Jovic, che ieri in pochi minuti non è riuscito a lasciare il segno. Dovranno dare un apporto alla causa, poi, anche Alessandro Florenzi, Tommaso Pobega e Pierre Kalulu, quando rientrerà a disposizione, oltre chiaramente ai sopracitati Okafor, Musah e Chukwueze. Le prossime due partite ci diranno quanto Pioli si fida di loro.