De Laurentiis nel registro degli indagati a Roma per l’affare Osimhen: i possibili scenari e l’eventualità di nuovi elementi
Avrebbe gradito senza dubbio una vigilia di campionato molto più tranquilla, il Napoli, che si trova a poche ore dalla gara con l’Udinese con una gara da vincere per diradare i dubbi e le tensioni su Garcia di questo inizio stagione ma anche con le vicende che riguardano Osimhen che rischiano di pesare e non poco.
Aria di rottura tra il nigeriano e il Napoli, con l’attaccante che ha cancellato da Instagram quasi tutte le foto che lo ritraggono in maglia azzurra, a seguito del video pubblicato su Tik Tok in cui il canale del Napoli prendeva in giro il giocatore e l’agente Roberto Calenda che ha minacciato azioni legali. Ma ci sono anche vicende del passato che tornano d’attualità, relative al trasferimento in azzurro dal Lille e alla vicenda plusvalenze.
De Laurentiis è stato iscritto nel registro degli indagati a Roma per il reato di falso in bilancio. Le indagini partirono dalla perquisizione della Guardia di Finanza del 2022 in cui nella sede partenopea furono raccolti elementi sull’operazione con i francesi in cui rientrarono Karnezis e tre giovani calciatori azzurri che però non si trasferirono mai in Francia, in un filone di plusvalenze fittizie.
Affare Osimhen, che cosa rischia il Napoli
Con il trasferimento degli atti dalla Procura di Napoli a quella di Roma, dove il bilancio della società partenopea è stato depositato, si tratta di un atto dovuto. Fulgeri, avvocato di De Laurentiis, ha già spiegato a Tv Play che il quadro indiziario non è cambiato. Ma le evoluzioni andranno comunque monitorate.
Sul ‘Corriere dello Sport’, Mattia Grassani, storico legale del Napoli, ha ribadito la linea dell’atto dovuto e chiarito ulteriormente: “Il club è tranquillo, non esiste una nuova indagine penale e il Bologna è stato prosciolto per il caso Orsolini per una fattispecie simile, con la stessa imputazione del falso in bilancio. La giustizia sportiva ha già assolto il Napoli, la riapertura del caso e l’eventualità di nuove indagini per ora è un ragionamento astratto”.
Il ‘Corriere della Sera’ però aggiunge che il caso si potrebbe riaprire anche in ottica FIGC. Questo solamente nel caso in cui emergano nuovi elementi. Non ci saranno intercettazioni come avvenne per la Juventus, che era una società quotata in borsa, qualcosa potrebbe invece emergere, nel caso, dal contenuto delle deposizioni dei giocatori coinvolti nell’affare Osimhen.