La Juventus vive un momento di emergenza un po’ in tutti i reparti. Mentre però in difesa e in attacco le defezioni sono di carattere fisico a causa di infortuni e stop dei vari Alex Sandro, Danilo, Chiesa e Vlahovic, a centrocampo la situazione è diversa
La mediana di mister Allegri è orfana, per note questioni extra campo, di Nicolò Fagioli e Paul Pogba. Giuntoli e Manna sono al lavoro per trovare soluzioni in vista di gennaio. Un nome forte è quello di Pierre-Emile Hojbjerg.
Il mercato di gennaio vedrà la Juventus protagonista. Le questioni al di fuori del rettangolo verde non lasciano spazio alla dirigenza juventina. Allegri fino a gennaio dovrà lavorare con i membri attuali della rosa, ma in vista della sessione invernale di mercato Manna e Giuntoli sono costretti a prendere la situazione in mano.
Ad oggi, nel cuore del centrocampo bianconero, ci sono: Adrien Rabiot, Manuel Locatelli e Fabio Miretti. A cui si aggiungono Weston McKennie e Hans Nicolussi Caviglia. Gli ultimi due vivono situazioni diverse: il texano è stato impiegato praticamente solo come quinto di centrocampo, ma data la necessità è ipotizzabile un utilizzo maggiore nel suo ruolo originario. Per la gioia di Timothy Weah, che può trovare quindi maggiore spazio. Il centrocampista valdostano, invece, non ha esordito ancora nel corso di questa stagione, ma adesso diventa una pedina preziosa, anche per fare rifiatare Manuel Locatelli.
E’ evidente che urge un intervento della dirigenza e l’inserimento di forze fresche. Tanti i nomi sulla lista della squadra mercato bianconera. Su tutti il 28enne Pierre-Emile Hojbjerg, danese del Tottenham. Per arrivare al giocatore degli Spurs, però, non mancano le insidie per il football director Cristiano Giuntoli.
Calciomercato Juventus, Giuntoli punta Hojbjerg del Tottenham: tutti gli ostacoli per arrivare al danese
La ricerca di un centrocampista per gennaio è l’imperativo negli uffici della Continassa. Le defezioni pesanti di due giocatori del livello di Pogba e Fagioli non lasciano margini di manovra.
L’idea Hojbjerg è nata anche dal fatto che il centrocampista di Copenaghen non sta giocando molto con la formazione degli Spurs. Al Tottenham, per lui, solo sette apparizioni in Pemier League e una in Coppa di Lega, per un misero tale di 215 minuti giocati. Nonostante lo scarso impiego, però, non è facile per la Juventus guadagnarsi le prestazioni sportive del danese nella finestra invernale di mercato.
In primis, la ‘Signora’ sul centrocampista del Tottenham ha messo gli occhi con la formula del prestito con diritto di riscatto e non obbligo. Hojbjerg è stato insomma incasellato alla voce ‘opportunità ’ più che ‘investimento’ al momento, e l’inserimento del giocatore lo si vuole raggiungere con opzioni vantaggiose giocando appunto sullo scarso impiego. Il Tottenham però non ha intenzione di privarsi del giocatore a queste condizioni. Le motivazioni sono molteplici, a partire da quella numerica: ci sarà la Coppa d’Africa e compagni di reparto del danese quali Sarr e Bissouma saranno verosimilmente impegnati con le proprie selezioni (rispettivamente con Senegal e Mali). Il minutaggio di Hojbjerg è destinato a salire e la squadra del nord di Londra può avere bisogno di lui.
Altro motivo di frizione è la formula: come detto, la Juventus ci pensa a patto di una manovra vantaggiosa. Gli Spurs si siedono a trattare solamente per una cessione a titolo definitivo: 30 milioni la base di partenza, liquidità che probabilmente i bianconeri vogliono investire su un profilo più giovane. Questo esborso per un classe ’95 ad oggi non rientra nelle strategie bianconere. Ultimo ostacolo, la concorrenza: il calciatore attira su di sé gli occhi di altre big, data l’esperienza e l’età non avanzata. Su tutti, c’è anche l’Atletico Madrid sul danese. Qualora gli spagnoli aprissero all’operazione di acquisizione a titolo definitivo, ecco che la Juventus sarebbe giocoforza superata nella corsa al centrocampista.
Una idea, quella che porta a Pierre-Emile Hojbjerg, ma a certe condizioni. In caso contrario, alla Continassa dirotteranno le idee e gli sforzi economici su altri obiettivi per la prossima mediana di Allegri.