L’Atalanta continua a lottare per un posto in Champions League, e lo fa ancora una volta con Gasperini in panchina. Il tecnico nerazzurro sarebbe anche potuto finire in Nazionale
Al rientro dalla sosta per gli impegni delle nazionali ci sarà subito una sfida importante per l’Atalanta che scenderà in campo a Bergamo contro il nuovo Napoli di Walter Mazzarri, che si prepara ad una nuova avventura in azzurro.
Una gara non semplice per i nerazzurri che vanno a caccia di punti pesanti per la corsa Champions, che da anni è l’obiettivo fisso della squadra allenata dal solito Gasperini. Lo stesso tecnico atalantino ha rilasciato una lunga intervista a ‘Radio Serie A’ andando a toccar diverse tematiche a partire dal suo legame col club: “La mia storia con l’Atalanta è meravigliosa e spero che duri ancora a lungo“, ha detto Gasperini che ha quindi aggiunto: “Mi auguravo che durasse così tanto, considerando i grandi risultati. Sono tra i più longevi in Italia, agevolato da aver trovato un vero e proprio ambiente consolidato”.
Atalanta, Gasperini: “Sono stato vicino alla Nazionale”
Gasperini ha quindi ripercorso la sua storia alla Dea a partire dal suo arrivo tra i tanti giovani trovati all’Atalanta e lanciati e consolidati nel tempo.
Nessun dubbio sul momento più alto: “Con il PSG sicuramente dove eravamo a due minuti dalla semifinale di Champions”. Non sono mancate quindi parole su Ilicic e Gomez: “Josip si è ammalato qui. Ha cominciato ad avere i sintomi, e poi da lì si è completamente isolato. Nonostante la depressione noi gli siamo sempre stati vicini”. E sul Papu: “Dispiace per quello che gli è successo nonostante nel doping bisogna avere dei controlli severi però può capitare anche in maniera involontaria”.
I passaggi più interessanti riguardano però una storia che sarebbe potuta continuare lontano da Bergamo con aneddoti su Juventus e Nazionale a cui è stato vicino: “Mi aveva contattato Lippi, poi andò Ventura. Oggi allenare le Nazionali diventa abbastanza difficile, io sono più allenatore di club. Juve? Era capitato quando allenavo il Genoa, poi dopo non c’è stato nessun contatto diretto. Sono sempre stato sotto contratto poi a Bergamo mi trovo bene”.