La Juventus attraverso il documentario “The Best is Yet to Come | Kenan Yildiz & Dean Huijsen” racconta il percorso e i retroscena che hanno portato il fantasista turco e il difensore olandese a entrare nella prima squadra della ‘Vecchia Signora’
Protagonisti, oltre ai due giovani calciatori, i mister Allegri e Brambilla, il ds Manna e i genitori dei due talenti classe 2005.
Primavera, Next Gen, Prima Squadra. Le tappe di una strada che il solo talento non basta a
percorrere. Servono sudore, tenacia, determinazione e, non ultime, la capacità di visualizzare un sogno e la ferma volontà di realizzarlo. Kenan Yildiz e Dean Huijsen hanno tutto questo, secondo quando racconta la Juventus.
Non solo hanno esordito tra i ‘grandi’, ora dividono con loro lo spogliatoio e sono parte integrante della rosa, dal 7 novembre la Juventus li ha “ufficialmente” aggregati alla Prima squadra. Attraverso un documentario, i genitori, Giovanni Manna, Massimiliano Allegri e Massimo Brambilla raccontano il viaggio di due ragazzi, due amici, che hanno dedicato loro stessi a un obiettivo lontano e ambizioso. Perché in ogni caso, dopo essere arrivati alla Juve, aver esordito in Prima Squadra, essere riusciti a entrarvi in pianta stabile… e come dice il titolo del cortometraggio “Il meglio deve ancora venire”. Le parole del ds Giovanni Manna: “Vedere questi ragazzi non tanto esordire ma consolidarsi in un percorso e restare in pianta stabile in Prima squadra è un gradissimo motivo di orgoglio“.
Juventus, il ds Giovanni Manna: “L’esordio di Huijsen a San Siro un’emozione incredibile”
In alcuni estratti del documentario, non visibili integralmente su YouTube, si fa riferimento a due episodi specifici. L’esordio di Huijsen a San Siro contro il Milan e il siparietto legato alla vicenda dei lunghi capelli di Yildiz, poi tagliati.
Spiega Giovanni Manna sull’esordio di Dean Huijsen contro il Milan: “Penso che un esordio migliore non si potesse auspicare. A San Siro con 80.000 persone, prima palla su Leao”, e poi aggiunge: “Sono cose che noi gli vediamo fare in tutti gli allenamenti. Vederlo in allenamento è un conto, vederlo poi a San Siro in una partita fondamentale per il percorso che la Juve sta facendo è stata un’emozione incredibile“. Precisa lo stesso difensore olandese: “E’ subentrata l’autostima e la consapevolezza nei miei mezzi. Ho fatto quello che faccio di solito. Ho stoppato la palla col petto, è quello che dovevo fare e l’ho fatto“, parole proferite con la freddezza e la lucidità di un veterano. Scappa un sorriso, ascoltando il commento del padre Donny, sull’episodio che ha coinvolto il figlio e il portoghese: “That’s my boy” (E’ il mio ragazzo), con tutta la soddisfazione paterna del mondo.
Kenan Yildiz e il taglio dei capelli, mister Massimiliano Allegri: “Sei intelligente”
Nei contenuti extra del documentario c’è spazio anche per il siparietto creato in casa Juve sulla questione dei capelli di Kenan Yildiz. Dopo l’esordio contro l’Udinese, arriva il consiglio del mister di tagliare la folta chioma… quindi poi i complimenti dello stesso Allegri: “Ti sei tagliato i capelli, sei intelligente“. Nel contenuto esclusivo, ecco spiegata in maniera leggera tutta la vicenda.
Spiega Allegri: “Si toccava cento volte i capelli in 10 minuti, le partite di calcio non sono sfilate di moda. Sono combattimenti, duelli”, e aggiunge mister Massimo Brambilla della Next Gen: “Quando guardavo le partite della Primavera, aveva ‘sto vizio. Con questa fascetta che lui portava”. Il giocatore si giustifica come può, mentre si trova proprio dal barbiere: “Mi tocco i capelli non solo perchè mi piace, ma perché è un tic ho siccome li ho lunghi da molto tempo”. Il padre del giocatore turco ma nato in Germania, non ha lasciato spazio a repliche: “Devi tagliare i capelli, è il tuo allenatore e devi ascoltarlo. E lo devi fare in fretta“. Commenta Manna: “Ha reagito in un modo che nessuno si aspettava, perchè il lunedì che è un giorno di chiusura per i barbieri, lui pensava a tagliarsi i capelli perchè glielo ha detto l’allenatore”.