Prosegue la stagione da incubo della formazione azzurra che adesso rischia di perdere la qualificazione in Champions League
Non ha sortito gli effetti sperati il cambio di allenatore in casa Napoli, con il ritorno di Walter Mazzarri al posto di Rudi Garcia. Nell’ultimo mese la formazione campana ha ottenuto una sola vittoria in campionato nel match contro il Cagliari, un rendimento reso ancor più ‘drammatico’ dall’eliminazione in Coppa Italia ad opera di un brillante Frosinone.
Una serie di scelte sbagliate, come ammesso dal presidente Aurelio De Laurentiis dopo il pareggio con il Monza, che hanno fatto precipitare in classifica la squadra campione d’Italia. In questo momento, infatti, il Napoli non solo si ritrova addirittura a -17 punti dal primo posto, ma si è pure allontanato dal quarto posto occupato dalla Fiorentina con cinque punti di vantaggio.
Una mancata qualificazione in Champions League sancirebbe il fallimento totale di un’estate in cui la società è stata travolta dall’euforia per lo scudetto ritrovato, ma che non ha saputo evidentemente proteggere quanto di buono costruito da Luciano Spalletti. L’ex Andrea Dossena, intervenuto in diretta ai microfoni di TV Play, è stato parecchio critico nei confronti di club e calciatori.
Queste le sue parole: “Napoli rimane una piazza super passionale e quando è così hai sicuramente qualcosa in più clamoroso quando le cose vanno bene, così come quando le cose vanno male è tutto più amplificato. Il problema di questo Napoli però non è la piazza. Sono i giocatori che vanno in campo“.
Dossena su Meluso: “Non è da Napoli campione d’Italia”
Dossena ha poi sollevato dubbi sul direttore sportivo che in estate ha sostituito Cristiano Giuntoli, vale a dire Mauro Meluso.
Così l’ex terzino sul direttore del Napoli: “Il presidente come ha ammesso qualche giorno fa, ha avuto un gran peso in questi mesi qua. Perché non può fare una scelta dell’allenatore così, come anche i problemi dei vari rinnovi, anche lo stesso direttore sportivo mandato via. Il direttore Meluso è un direttore capace, ma non da Napoli campione d’Italia. Tutte queste cose qua hanno portato a questa situazione perché il calcio non perdona e ti valuta settimanalmente”.