La sentenza del Consiglio di Stato sul caso Calciopoli che chiude ufficialmente i conti. Ecco cosa è successo
Protagonisti di un vibrante testa a testa in campionato, Inter e Juventus continuano a monopolizzare l’attenzione mediatica anche fuori dal rettangolo verde. A distanza di 17 anni dalla sua apertura, la questione Calciopoli si è praticamente conclusa in tutti i suoi aspetti.
Lo scorso 24 ottobre, infatti, il club bianconero aveva ritirato il ricorso al Consiglio di Stato per il risarcimento danni a discapito della FIGC. Oggetto delle disputa, come noto, erano gli scudetti revocati e la conseguente retrocessione in Serie B. L’improvviso dietrofront si era materializzato con il sopraggiungere della nuova presidenza. La vecchia gestione targata Andrea Agnelli, infatti, aveva continuato la sua “battaglia” per provare a strappare un risarcimento milionario. Dinanzi all’ultima mossa della Juventus di rinunciare al ricorso, anche il Consiglio di Stato ha deciso ufficialmente di chiudere la telenovela.
Calciopoli, la Juventus chiamata a pagare le spese legali a FIGC e Inter
Sebbene nell’udienza del 24 ottobre fosse stata espressa la rinuncia da parte della Juventus al ricorso, c’erano in ballo ancora delle spese legali. Secondo quanto riferito da Calcio e Finanza, la sentenza ufficiale del Consiglio di Stato obbligherà la Juventus a pagare le spese legali non solo all’Inter, ma anche alla FIGC.
Di seguito lo stralcio in questione: “Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (Sezione Quinta, definitivamente pronunciando sul ricorso in appello, come in epigrafe proposto, dà atto della rinuncia all’appello in epigrafe indicato”. Ragion per cui, il club bianconero è chiamato al “pagamento delle spese relative al presente grado di giudizio, che si liquidano in €. 5.000,00 a favore di ciascuna delle controparti costituite”.