Prosegue il dibattito sulla Superlega, arriva un attacco diretto in conferenza stampa: il sostegno alla Uefa
Il 2023 si è chiuso con un verdetto piuttosto significativo per il futuro del calcio europeo. Ha ripreso vigore il progetto della Superlega, dopo la pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Non un via libera tout court, si badi, come emerge dalle motivazioni della sentenza. Il verdetto apre a nuove competizioni in ambito europeo che non facciano necessariamente parte dei circuiti Uefa e Fifa, di cui è stata stigmatizzata la posizione dominante. I nuovi tornei dovranno comunque rispettare i criteri di apertura e meritocrazia, per essere avallati.
In ambito Superlega, si è già dato il via a una rimodulazione del format, che secondo il Ceo di A22, Bernd Reichart, dovrebbe comprendere un totale di 64 squadre divise in tre differenti ‘serie’. Il prossimo futuro sarà importante per capire se la nuova competizione potrà effettivamente partire, il fronte tra club aderenti e coloro che hanno detto no rimanendo fedeli alla Uefa si è già spaccato. Il dibattito rimane apertissimo e fa segnare una voce contraria di una certa importanza.
Superlega, voce contraria dalla Commissione dell’Unione Europea: sostegno all’Uefa
Dalla stessa Unione Europea, arriva una voce dissonante, quella del vicepresidente della Commissione, Margaritis Schinas. In conferenza stampa, da Bruxelles, il politico greco alza la voce.
“Ribadiamo il nostro sostegno incondizionato al modello sportivo europeo, che deve essere aperto a tutti – ha spiegato – Sono questi i cardini di un modello giusto, la Superlega si configura come un torneo per sole élite. Il modello europeo racconta di chi sono e come vivono i cittadini dell’Unione Europea”. La partita si annuncia ancora lunga e assai combattuta, sul tema.