Maignan, nel post partita, è tornato su quanto accaduto nel primo tempo con i cori razzisti che hanno portato alla sospensione del match
Episodio da condannare quello che è successo nel corso del primo tempo tra Udinese e Milan con l’arbitro Maresca costretto a sospendere la partita a causa dei cori razzisti nei confronti di Maignan. L’estremo difensore rossonero è uscito dal campo per poi rientrare sul terreno di gioco
Al termine del match, vinto dal Milan per tre a due in rimonta, ha parlato Maignan che ha raccontato quanto successo e il supporto avuto da tutti i giocatori presenti sul campo. Ecco le sue parole
“So bene cosa è successo. Noi abbiamo una famiglia, ho sentito il sostegno di tutti. E’ molto difficile quello che è successo ma noi siamo qua per giocare a calcio, dare tutto ai nostri tifosi, dare spettacolo. Anche io ero dispiaciuto nell’andare nello spogliatoio, poi abbiamo deciso di tornare in campo e vincere la partita”
“Ero arrabbiato, non deluso perché questo episodio non è la prima volta che succede. Ibra mi ha detto di restare forte mentalmente e dare la risposta giusta vincendo la partita”
“Sono umani (i giocatori dell’Udinese) e anche loro hanno fatto sostegno perché sono per fare spettacolo e non per questi momenti. Sia noi che l’Udinese abbiamo fatto di tutto per vincere la partita. Importante che ci siamo riusciti noi”
“Non volevo più giocare, l’ho detto a tutti ma siamo una famiglia e non potevo lasciare i miei compagni così”
“Con questa vittoria prendiamo più forza: pensare allo scudetto adesso è molto difficile, Inter e Juve fanno molto bene. Dobbiamo pensare a noi e continuare a lavorare. Questa vittoria significa che abbiamo mentalità, non molliamo mai. Il sostegno mi fa piacere perché siamo uomini e tutti hanno capito che questa cosa non deve succedere nello stadio, noi siamo qui per dare tutto sul campo e anche per divertirci”.