Aleksanders Ceferin è tornato a sparare a zero sulla Superlega e nel frattempo, nonostante la modifica dello statuto, ha annunciato l’addio
Aleksander Ceferin è un vero e proprio fiume in piena. In occasione dei 70 anni dell’Uefa, dal Congresso attualmente in corso a Parigi, il numero uno del calcio europeo ha fatto il punto della situazione ma soprattutto è tornato a sparare a zero sulla questione Superlega. E i termini e le metafore utilizzate sono state senza dubbio dure e di grande effetto. A partire dalla stessa Superlega definita come “la mela di Biancaneve“, sostanzialmente un frutto avvelenato. “Il calcio è una delle poche cose in cui l’Europa è leader. Dobbiamo essere orgogliosi che il successo si basi sul modello unico, sulla solidarietà, su promozioni e retrocessioni. Dobbiamo tutelare questo modello” da “chi cerca di calpestarlo, si presenta come salvatore del calcio, “mentre in realtà gli scava la tomba. Sono predatori. Formano un circolo chiuso. Non sanno nulla della libertà di espressione. L’unità è l’unica cosa che può salvarci, anche nel calcio”.
Tra i botta e risposta e colpi di comunicato con A22, la società che sta strutturando il format della Superlega, Ceferin non va leggero: “Non si possono comprare i sogni, il merito sportivo. Non si può comprare la storia. Noi abbiamo 70 anni di storia, ma ce ne sono molti di più. C’è chi pensa che l’unica legge sia quella del mercato, che tutto sia in vendita, ma non è la nostra prospettiva. Loro pianificano il desiderio di guadagnare più soldi, capitali, potere. Vogliono sempre di più. Nuovo format della Champions? All’inizio potranno esserci delle critiche ma i cambiamenti sono necessari e ne beneficeranno tutti, i ricavi saranno redistribuiti in maniera più equa”. E ancora: “I club sono liberi di entrare in nuove competizioni se vogliono, nessuno li vuole fermare né nessuno gli ha mai detto che non possono. Possono fare quello che vogliono, anche unirsi alla “Zombie League” come viene chiamata dai tifosi inglesi o quella che io chiamo “Pleonexia League”. Pleonexia è il desiderio di avere sempre di più, più soldi, più potere, più capitali, più prestigio, più di tutto quello che alimenta un senso di superiorità, avidità e orgoglio. Per questo è pericoloso”.
Intanto è diventata ufficiale la modifica allo statuto dell’Uefa che quindi permetterà ora allo stesso attuale presidente Ceferin di candidarsi per un terzo mandato. Tutti favorevoli, unica contraria l’Inghilterra. Questo tipo di modifica sui mandati aveva portato alle dimissioni di Zvone Boban. Il dirigente sloveno potrebbe quindi ricandidarsi anche alla fine di questo mandato nel 2027 restando in carica fino al 2031. Ma, come ha annunciato, ha deciso di chiudere la sua avventura fra tre anni.