Il sospetto scatena il caos: l’intervento del Governo può portare all’annullamento della penalizzazione
“La mia grande preoccupazione è in una potenziale soluzione politica”. Una frase destinata a scatenare il caos, soprattutto se la preoccupazione dovesse risultare concreta.
Anche la Premier League vive momenti particolarmente complicati, con il Fair Play Finanziario che fa tremare più di un club. L’Everton è già stato sanzionato con dieci punti di penalizzazione, la stessa società di Liverpool e il Nottingham Forest sono ora sotto inchiesta e un giudizio è atteso nelle prossime settimane.
Ma il caso destinato a fare più rumore è quello del Manchester City, sotto accusa per ben 115 violazioni finanziarie nel corso di nove stagioni. L’indagine è venuta alla luce da tempo, ma si pensa che una chiusura dell’intero procedimento possa avvenire non prima di un anno. Una situazione che sta destando polemiche e perplessità e sulle quali arriva una novità importante.
Manchester City, accordo e caso chiuso: scoppia la polemica
Ad alimentare le polemiche sono le dichiarazioni di Keith Wyness, Ceo dell’Everton dal 2004 al 2009. L’ex dirigente dei Toffees a ‘Football Insider’ afferma: “La mia più grande preoccupazione con il Manchester City è una potenziale soluzione politica per cercare di risolvere questo problema”.
Wyness quindi aggiunge: “Se il cambiamento delle regole accadrà di nuovo all’improvviso, e ci sarà un accordo con il City, non lo so. Sono preoccupato per l’interferenza governativa su questo – lo sono davvero”. L’ex dirigente quindi teme una soluzione politica al procedimento in corso sul Manchester City, un procedimento che potrebbe portare anche ad una pesante penalizzazione.