Sconfitta a tavolino dopo quanto accaduto sul terreno di gioco: il giudice sportivo ha deciso di usare il pugno duro, nove giornate di squalifica
Doppia sconfitta a tavolino. Il giudice sportivo ha deciso di utilizzare il pugno duro e lo ha fatto senza trattamenti di favore. Quanto accaduto sul terreno di gioco non poteva che portare ad una vera e propria stangata e le societĆ hanno ora ricevuto la sanzione attesa.
Siamo in Prima Categoria, la partita ĆØ quella traĀ Sant’Arcangelo e Passignano, un match che non ha mai visto la fine. GiĆ perchĆ© al 35′ del secondo tempo, l’arbitro ĆØ costretto a sospendere l’incontro e a non riprenderlo, nonostante i tentativi di far ritornare la calma in campo. I calciatori, invece, si sono resi protagonisti di una maxi rissa che ha visto la partecipazione anche di persone non tesserate.
Come detto accade tutto al 35′ della ripresa, quando il direttore di gara fischia una punizione a favore dei padroni di casa. Ć la miccia che scatena il caos: Alberto D’Onofrio, numero 9 del Passignano, e Manuel Cecchini, numero 5 del Sant’Arcangelo litigano, colpendo con pugni reciproci.
Ne scaturisce una rissa che vede la partecipazione di numerosi tesserati, non identificati, ma anche di persone non presenti in lista che riuscivano ad accedere al terreno di gioco. In questo frangente un altro calciatore, Fabio Sparano del Passignano, assume un atteggiamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro.
Prima categoria, doppia sconfitta a tavolino e maxi squalifica
Una situazione di grande caos con l’arbitro che non riesce a ristabilire la calma, decidendo quindi di porre fine al match in anticipo rispetto al previsto.
Un comportamento inadeguato che ha portato il giudice sportivo a punire entrambe le societĆ : 0-3 a tavolino sia per il Sant’Arcangelo che per il Passignano, ammenda di 320 euro sempre per entrambi i club e squalifica di tre giornate per tre calciatori (D’Onofrio e Sparano del Passignano e Cecchini del Sant’Arcangelo).Ā