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“È l’allenatore giusto”: niente Conte, Thiago Motta più Zirkzee

Il destino di Conte e Thiago Motta potrebbe incrociarsi con il tecnico del Bologna che potrebbe portarsi dietro Zirkzee 

Pioli via dal Milan, con Thiago Motta preferito a Conte. Potrebbe esserci un grande ribaltone al termine di questa stagione sulla panchina rossonera.

Thiago Motta al Milan: pacchetto con Zirkzee
Thiago Motta (LaPresse) – Calciomercato.it

A parlarne, intervenuto ai microfoni di TvPlay, è Stefano Donati, giornalista di TeleLombardia: “L’esperienza positiva di Pioli al Milan ritengo sia finita. Non ce l’ho con lui, ma la spinta di un allenatore dopo tanti anni può esaurirsi. Noi abbiamo parlato di Conte perché sarebbe l’allenatore ideale per ripartire e cercare di vincere, ma significherebbe un cambio totale della linea societaria che mi sorprenderebbe. L’allenatore che piace a tutti, e che è giusto per il progetto Milan, è Thiago Motta”.

Un Thiago Motta che potrebbe portarsi con sé Zirkzee: “Il Milan ha come priorità l’attaccante e il nome più caldo è Zirkzee che, con il tecnico adatto e la cattiveria giusta, potrebbe diventare un bomber da 20 gol a stagione. C’è la clausola con il Bayern, ma non credo che abbia voglia di tornare in Germania. Giroud sta facendo bene, ma difficilmente rinnoverà: vuole fare un’esperienza in MLS”.

Milan, confronto con Lautaro Martinez: “Leao si è fermato”

Su Leao: “È il giocatore più forte del Milan, ma deve essere più cattivo sotto porta e meno indolente. Se quest’estate arrivasse  un’offerta da 100 milioni sarà presa in considerazione. Leao è ancora discontinuo, da lui ci si aspetta sempre la giocata, ma forse gli manca la cattiveria in zona gol: deve migliorare molto. Lautaro Martinez da quando è arrivato ha messo sempre un tassello in più, Leao si è fermato”.

Leao si è fermato: parla Donati
Leao (LaPresse) – Calciomercato.it

Infine, su De Ketelaere: “Sta dimostrando che in Serie A può starci, anche se l’anno scorso era un fantasma. Non do colpe a Pioli per le prestazioni del belga, tutto l’ambiente insieme alla personalità del calciatore, lo ha portato a non rendere come si aspettava”.

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