Inzaghi sta guidando l’Inter verso il ventesimo scudetto, ma il suo futuro potrebbe essere lontano dai nerazzurri: c’è un’insidia per Marotta
Nove punti sulla seconda con una partita da recuperare. L’Inter viaggia a vele spiegate verso il ventesimo scudetto della propria storia e lo fa grazie anche al lavoro di Simone Inzaghi che in tre anni ha portato cinque trofei e una finale di Champions ai nerazzurri.
Un palmares che a fine stagione potrebbe arricchirsi con il trofeo più importante, il tricolore, visto che Lautaro Martinez e compagni stanno dominando il campionato e all’orizzonte non sembra esserci una squadra in grado di rimontare così tanti punti. Ecco allora che Marotta può concentrarsi già sul futuro e si è portato avanti con il lavoro chiudendo gli arrivi di Taremi e Zielinski a parametro zero.
Occhio però perché nel futuro dell’Inter potrebbe non esserci Simone Inzaghi. Ovviamente la volontà dell’Inter è di confermare il tecnico, legato alla società fino al 2025, ma con un panorama internazionale ricco di panchine in certa di padrone, tutto può succedere.
Calciomercato Inter, Inzaghi via: piace all’estero
Anche che Inzaghi lasci l’Inter, magari attratto da qualche sirena estera. Ne parla il ‘Corriere dello Sport’ secondo cui anche il tecnico nerazzurro non è certo al 100% della conferma.
Questo perché c’è un contratto da prolungare per non iniziare il prossimo campionato in scadenza e poi perché di panchine libere anche all’estero ce ne sono tante e le ultime annate potrebbero far entrare Inzaghi nel giro delle grandi d’Europa. Insomma, potrebbe arrivare una chiamata da una big europea a mettere in dubbio il futuro di Inzaghi all’Inter che al momento però, è bene precisarlo, è saldissimo.
Nel calcio tutto può succedere e il grande giro di valzer che attende gli allenatori europei la prossima estate potrebbe alla fine coinvolgere anche il tecnico piacentino. Tante le panchine da ‘occupare’: dal Chelsea al Manchester United passando per il Paris-Saint Germain e il Bayern Monaco fino al Barcellona. Prima però c’è la seconda stella da conquistare.