Stefano Pioli resta sempre sulla graticola: gli scenari sul futuro alla guida del Milan dell’allenatore emiliano
Il Milan ha frenato in campionato nelle ultime due giornate. Prima il tonfo nella vicina Monza, domenica scorsa invece il pareggio di San Siro con l’Atalanta nonostante una buona prova complessiva.
Nel mezzo il passaggio del turno agli ottavi in Europa League, con il ‘Diavolo’ che aveva posto le basi per la qualificazione grazie al rotondo 3-0 dell’andata. Continua il rendimento altalenante in stagione per la squadra di Stefano Pioli, con i tifosi e l’ambiente che si dividono sul conto dell’allenatore emiliano. Chi lo confermerebbe ancora alla guida del Milan, mentre una frangia importante del tifo rossonero vorrebbe voltare pagina e affidarsi a una nuova guida tecnica in vista della prossima estate. Al momento, almeno pubblicamente, sia il patron Cardinale che il management milanista hanno sempre confermato al fiducia a Pioli, che ha un contratto in essere fino al giugno 2025.
Calciomercato Milan, tre mesi decisivi per il futuro in panchina di Pioli
Al momento in futuro di Pioli in panchina non è di stretta attualità a Milanello, con la dirigenza di Via Aldo Rossi che tirerà le somme a fine stagione.
Al tecnico emiliano serve un finale di stagione in crescendo: piazzamento Champions senza patemi e magari il raggiungimento del secondo posto nel duello con la Juventus, oltre ad arrivare fino in fondo in Europa League. Nel cammino nell’ex Coppa Uefa potrebbe anche bastare la semifinale – scrive ‘Tuttosport’ – per soddisfare Cardinale e Furlani. Importante nelle valutazioni del Milan sarà anche il derby di aprile contro l’Inter, con Pioli che non potrà permettersi passi falsi dopo le dolorose sconfitte (cinque consecutive) del 2023, considerando inoltre che i cugini nerazzurri taglieranno con molta probabilità prima dei rossoneri il traguardo della seconda stella. Pioli si gioca il Milan: tre mesi decisivi per tenersi stretto il posto, con Thiago Motta e l’outsider Lopetegui in prima fila sul taccuino della dirigenza se dovesse consumarsi il ribaltone in estate.