Una squadra italiana rischia di dover giocare la propria gara interna a porte chiuse: sono in corso le valutazioni del Viminale
Questa sera si aprirà la 27esima giornata di Serie A con la sfida attesissima tra Lazio e Milan. Il match dell’Olimpico aprirà una lunga serie di giornate consecutive in cui protagonista principale è proprio il calcio, visto che il turno in corso si chiuderà solo lunedì 4 marzo con Inter-Genoa. Ma poi sarà subito tempo di impegni europei, con il ritorno degli ottavi di Champions: Real Sociedad-PSG e soprattutto Bayern Monaco-Lazio. Poi si proseguirà ovviamente mercoledì e giovedì con Europa League e Conference. Un flusso che continuerà venerdì 8 marzo con Napoli-Torino e la 28esima giornata.
Poi i ritorni di Europa e Conference League che torneranno giovedì 14 marzo, in cui saranno impegnate le italiane Roma, Atalanta e Fiorentina. I viola giocheranno in casa la seconda sfida contro il Maccabi Haifa, ma rischia di farlo addirittura a porte chiuse. L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha diramato un comunicato con cui ha annunciato di aver sospeso il giudizio in merito alla partita appunto tra Fiorentina e Maccabi Haifa, esortando Lega Serie A e Figc a fare in modo che la Fiorentina non metta in vendita i biglietti. Prima di farlo eventualmente servirà aspettare la decisione del Viminale, che nel frattempo sta valutando i rischi per l’ordine pubblico.
La questione è legata ovviamente al conflitto israelo-palestinese che non può non condizionare anche l’organizzazione di grandi eventi, sportivi e non. Il Maccabi Haifa, squadra israeliana, gioca in campo neutro le partite interne e quella con la Fiorentina del 7 marzo è prevista infatti a Budapest. Già il match col Gent è stato disputato a porte chiuse, su richiesta dello stesso sindaco della città belga, per paura di minacce e attentati. Non solo, perché come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, non è neanche escluso che ai tifosi della Fiorentina che vorranno seguire la squadra a Budapest giovedì prossimo occorra esibire il passaporto. Una misura di sicurezza ulteriore in un momento storico complicatissimo. Nel frattempo la Fiorentina resta in attesa delle valutazioni del Ministero dell’Interno.