Si decide il futuro della Juventus in questo finale di stagione: il punto su Allegri e sul ritorno di Conte
Il prossimo ciclo di gare sarà cruciale per il finale di stagione della Juventus. Due gli obiettivi fondamentali: ripartire dopo gli ultimi risultati negativi e rafforzare la seconda posizione in classifica, quindi tentare di vincere la Coppa Italia per alzare nuovamente un trofeo dopo tre anni di digiuno. Anche Massimiliano Allegri si gioca molto e dovrà cercare di mettere le basi per la sua permanenza a Torino.
Partita aperta, per il futuro del tecnico livornese, che non è certo di conservare il posto. Le dichiarazioni della società sono state concilianti e hanno comunque rimandato i discorsi al termine della stagione, per capire se si potrà proseguire insieme. L’eventualità di un addio, comunque, nonostante Allegri abbia ancora un contratto che lo vincola ai torinesi fino al 2025, sono in crescita, stando all’atmosfera che si respira attorno alla Juve in calo di queste settimane. E tra le ipotesi per rimpiazzare il toscano rimane Antonio Conte.
Allegri, addio inevitabile: “Ma l’erede non sarà Conte”
Il punto sulla panchina bianconera lo ha fatto il giornalista Romeo Agresti, di ‘Goal.com’, intervenuto su Twitch. Spiegando come l’addio di Allegri sia ormai vicino, ma anche come sia improbabile che al suo posto torni Conte.
Con Allegri, si arriverà alla rottura, secondo Agresti, soprattutto per le dichiarazioni del suo agente Branchini: “Sono frasi gravi e che rappresentano il punto di non ritorno, dal punto di vista della proprietà, non vedo come Allegri possa essere confermato”. Ecco invece l’identikit dell’erede del livornese: “Mi aspetto un tecnico emergente, rampante, un uomo di campo con un approccio ‘didattico’ al gioco. Mi aspetto questo dalla Juventus nel caso in cui voglia cambiare e non il ritorno di Conte, ad esempio”.