Si muove la Procura della FIGC, che a breve ascolterà il presidente per far chiarezza in merito a quanto detto nei giorni scorsi
“Ancora oggi nel calcio si vendono e si truccano le partite, ho paura di movimenti strani da parte dei nostri tesserati. Spero che mettano il telefono sotto controllo a tutti”.
Dichiarazioni queste, pronunciate a margine di Lecco-Palermo, dal numero uno del club lombardo, Paolo Leonardo Di Nunno, che stanno facendo tanto discutere. Dichiarazioni che come riporta l’Ansa, hanno spinto la Procura della FIGC ad aprire un’inchiesta sul presidente che di fatto ha parlato di un rischio combine da parte dei propri calciatori.
Lecco, Di Nunno in Procura
Paolo Leonardo Di Nunno sarà così ascoltato a breve dalla Procura Federale per fare chiarezza su quanto affermato domenica.
La situazione del Lecco, dopo il ko contro i siciliani, è davvero critica: i punti in classifica dei lombardi, ultimi in Serie B, sono solamente 21 e il diciassettesimo posto, che vale i playout, è lontano ben otto lunghezze. Di Nunno in occasione della partita contro il Palermo si è, poi, reso protagonista anche di altre dichiarazioni davvero forti: “Se buttate ancora una bomba in campo, lascio Lecco. Vi ho preso in tribunale che eravate falliti, senza di me tornate in Terza Categoria”.