Periodo tormentato alla Juventus e l’addio ai bianconeri senza rimpianti: l’ex punta il dito contro la ‘Vecchia Signora’
Non si sono lasciati nel migliore dei modi la Juventus e Dejan Kulusevski. Il fantasista svedese ha salutato l’Italia nell’inverno del 2022 e la scorsa estate è stato riscattato a titolo definitivo dal Tottenham.
Un rapporto tormentato quello tra l’ex Atalanta e la ‘Vecchia Signora’, acuitosi dopo il ritorno sulla panchina bianconera di Massimiliano Allegri. Kulusevski non ha avuto continuità di rendimento in campo ed è ripartito dalla Premier League dopo essersi accasato al Tottenham. Il nazionale svedese ha raccontato alcuni retroscena del tormentato matrimonio con la Juve: “Quando mi sono trasferito in Inghilterra non sapevo nemmeno io cosa aspettarmi da me stesso. Come calciatore stavo vivendo un brutto momento. Alla Juve non ho quasi mai giocato titolare in sei mesi – ha spiegato Kulusevski nell’intervista concessa a ‘The Players Tribune’ – Ti senti malissimo perché dai la tua vita per giocare una partita, ti alleni più forte che puoi e finisci per veder giocare nel tuo ruolo calciatori che non sono nemmeno ali”.
Kulusevski prosegue raccontando il suo periodo negativo a Torino: “Mi sono sentito in imbarazzo, addirittura inutile. Alcune persone iniziarono a dire che non ero abbastanza bravo, che ero troppo lento e questa cosa ti colpisce. È normale, è umano. Quando inizi a credere a queste persone, è lì che il diavolo bussa alla porta. Avrei dovuto estraniarmi dai rumori di fondo, perché le uniche critiche che rispetto sono quelle di mia sorella Sandra, lei è molto dura, ma dice sempre la verità, mi vede giocare da quando sono piccolo e quando. Volevo solo scappare, sapevo che dovevo andarmene“.