Le dichiarazioni del numero uno dell’Associazione Italiana Calciatori, Umberto Calcagno, in merito al caso Acerbi: “Non strumentalizzazione certi episodi”
“Mi ha detto sei un ne**o, a me non sta bene questo”, le parole di Juan Jesus, che ha puntato il dito contro Francesco Acerbi, prima di provare a fa rientrare il caso come un ‘semplice discorso da campo’, sono chiaramente destinate a far discutere.
Se quanto attribuito al difensore dell’Inter, dal brasiliano, dovesse essere confermato, lo stop potrebbe essere addirittura di 10 giornate. Il caso Acerbi sta già facendo discutere tanto e anche Umberto Calcagno ha detto la sua in merito a quanto accaduto.
Calcagno: “Il calcio ha bisogno di normalizzazione”
Il Presidente dell’AIC si è espresso ai microfoni di Radio anch’io Sport: “la lotta al razzismo deve essere condotta senza se e senza ma, e quindi quanto è accaduto ieri sera è certamente da condannare – afferma Calcagno -. Dobbiamo cercare però di non strumentalizzare certi episodi: Acerbi tra l’altro è un ragazzo sereno che si è subito scusato, uno dei calciatori che più si spende per gli altri, e ricordiamoci che i calciatori sono coloro che, nel nostro mondo, più subiscono insulti e minacce. Non voglio banalizzare l’accaduto, ma le parole di Juan Jesus nel dopo gara credo siano significative”.
Calcagno, dunque, prova a gettar acqua sul fuoco e invita il mondo del calcio, in generale, ad abbassare i toni: “In questo momento il calcio ha bisogno di normalizzazione in tutti i suoi ambiti, c’è bisogno di maggiore serenità che un calendario così fitto certamente non aiuta, e dobbiamo cercare tutti insieme di non esasperare certi aspetti, anche perché i lati positivi che genera il nostro mondo sono di gran lunga superiori”.