L’Inter potrebbe cambiare idea in caso arrivasse un’offerta irrinunciabile: il big nerazzurro nel mirino della Premier League
L’Inter tira un sospiro di sollievo su Acerbi e Inzaghi potrà impiegare regolarmente il difensore lunedì nel posticipo di Pasquetta con l’Empoli.
Nessuna squalifica per l’ex Lazio dopo il caso Juan Jesus, con il tecnico piacentino che si sarebbe ritrovato in emergenza al centro della difesa in caso di assenza del classe ’88 vista l’indisponibilità di de Vrij contro i toscani. Ci sarà quindi la difesa dei titolatissimi nel prossimo match, con Acerbi che verrà affiancato dagli altri due alfieri della difesa nerazzurra Pavard e Bastoni. Sul futuro dell’esperto difensore della Nazionale se ne riparlerà più avanti, con la dirigenza nerazzurra che visto il contratto in scadenza nel 2025 valuterà un eventuale rinnovo per un altro anno.
Calciomercato Inter, pericolo inglese per Bastoni
Marotta e Ausilio vorrebbero svecchiare la difesa con un profilo Under 30 in mezzo, con Hermoso dell’Atletico Madrid in cima alla lista degli uomini mercato nerazzurri.
Lo spagnolo difficilmente rinnoverà il contratto con i ‘Colchoneros’ di Simeone e rappresenta una ghiotta occasione per l’Inter senza spendere sul cartellino. Hermoso può agire da centrale o braccetto, chiedendo un ingaggio intorno ai 5 milioni di euro: cifra importante ma non insormontabile per la società meneghina, considerando appunto che arriverebbe a parametro zero. Sul giocatore che la concorrenza della Juventus e dalla Premier League, con le big inglesi che allo stesso tempo continuano a monitorare Alessandro Bastoni in casa nerazzurra.
Il mancino ex Atalanta è uno degli elementi cardine dello scacchiere di Inzaghi e l’Inter non vuole prendere in considerazione offerte la prossima estate sul mercato. Bastoni, inoltre, non pensa almeno in questo periodo della sua carriera di lasciare Milano e la Serie A. Se dovesse però arrivare un assegno tra i 70 e gli 80 milioni di euro la situazione in Viale della Liberazione potrebbe cambiare ed è impensabile che la dirigenza non si sieda al tavolo delle trattative, quantomeno per valutare un’eventuale proposta ‘monstre’ dalla Premier.