La partita fatta di ‘ansie’ di Szczesny: prima il pericolo scampato con Rugani e la risata, poi l’erroraccio e i dubbi sul rigore
Era cominciata con una risata la partita di Wojciech Szczesny all’Olimpico contro la Lazio. Un riflesso da gatto sul retropassaggio killer di testa da distanza ravvicinatissima di Rugani. “Te l’ho chiamata”, ha detto il polacco al suo difensore dopo aver effettivamente urlato più di una volta al compagno che era in uscita dietro di lui. Una risata di pericolo scampato quella di Szczesny, con la simpatica che lo contraddistingue. Presto il clima disteso ha lasciato però spazio a un errore tremendo con i piedi da parte del portiere della Juventus sul lato corto dell’area.
Un assist a Pedro, che lo punta e poi deve toccare in qualche modo indietro non avendo uno specchio particolarmente largo sulla porta. Sullo stesso frangente, lo spagnolo si avvicina all’area e Szczesny si butta su di lui per contrastarlo: il pallone arriva a Kamada che poi spreca una grande chance insieme ai compagni. Ma l’estremo difensore bianconero stava per combinare la seconda frittata nel giro di pochi secondi, visto che il contatto con Pedro era all’interno dell’area e sul calciatore. L’arbitro lascia correre, poi non viene neanche richiamato al Var. Nessuna irregolarità, anche se qualche protesta dalla panchina e ovviamente dal pubblico laziale arriva. Più di qualche dubbio resta. Su ‘Dazn’ Luca Marelli analizza così: “Sczesny tocca il pallone”. In realtà, dai replay pare evidente che le mani del giocatore polacco non vadano mai sul pallone e anzi finiscano direttamente sul piede di Pedro. Che non protesta, magari traendo in ‘inganno’ il direttore di gara. Il giallo, comunque, rimane.