La Juventus torna alla vittoria e mette un piede nella finale di Coppa Italia. Dopo la sconfitta dell’Olimpico, la banda di Allegri si prende la rivincita
Dopo un primo tempo incolore, la Juventus in avvio di ripesa piazza un doppio colpo decisivo per la vittoria finale. Prima Chiesa e poi Vlahovic firmano l’andata delle semifinali.
Al termine dell’andata della semifinale di Coppa Italia, ha parlato un disteso mister Massimiliano Allegri, che mette in guardia: “Non abbiamo ipotecato la finale, dobbiamo fare un passo alla volta. Ora ci tocca pensare al campionato” e alza subito l’asticella sulla Fiorentina, avversario di domenica: “La Viola è una squadra forte, ma a noi servono punti”.
Nelle ore precedenti al match, si era descritta la gara contro la Lazio come potenzialmente decisiva per il futuro di Allegri, che getta acqua sul fuoco: “Abbiamo gli obiettivi ancora aperti, che sono Coppa Italia e posto Champions. Noi ci metteremo tutto il possibile per arrivare a questi traguardi. Per me non era decisiva, alleno da tanto tempo: il primo che va sulla graticola quando non arrivano i risultati è l’allenatore. E’il bello e il brutto del nostro lavoro”.
Juventus, Allegri: “Rigore? Le scelte non possono essere cambiate. Grande prestazione difensiva”
Dopo la vittoria, Allegri spiega come ha visto la sua Juve: “La squadra ha paura, ma grande senso di responsabilità, che è ciò che serve per uscire da questi momenti”. Due gol per la Juve, ma anche zero subiti: “C’è stata una grande prestazione difensiva, senza di questa non argini una formazione come la Lazio, che è forte in avanti”.
“Questa vittoria ci deve dare fiducia… Vlahovic e Chiesa hanno fatto una buona partita. Parlare dei singoli stasera non ha senso”. E poi chiosa in maniera tra il provocatorio e l’ironico: “La cosa migliore di Vlahovic è quando ha corso 70 metri indietro per recuperare la palla”.
La Juventus questa sera è rientrata in campo nella ripresa con un piglio diverso, spiega il tecnico: “Nel secondo tempo abbiamo cambiato le linee di passaggio e attaccato di più la loro linea difensiva”. E poi sull’episodio del rigore concesso e poi annullato, non cade nella tentazione di alzare inutili polemiche: “Stavo solamente parlando col quarto uomo. Noi rispettiamo arbitri, Var e decisioni. Anche perché non possono essere cambiate”.